VERBANIA – “Il gravissimo incidente dalla funivia Stresa-Mottarone ripropone con forza il tema della sicurezza nel settore dei trasporti e della viabilità. Dopo i recenti crolli dei ponti stradali di Genova, Aulla (MC) e La Spezia e i deragliamenti di un treno locale a Pioltello (MI) e del treno Alta Velocità a Tavazzano (MI) appare evidente che sono insufficienti le manutenzioni delle reti (stradali e ferroviarie) e inadeguati i sistemi di vigilanza ministeriali dell’Ansfisa”. Così Dario Balotta, presidente dell’Osservatorio Nazionale Infrastrutture e Trasporti a proposito della tragedia di Stresa in cui 14 persone hanno perso la vita.
“L’organo di vigilanza che recentemente ha unificato il settore stradale e quello ferroviario lasciando nel limbo le funivie – spiega ancora Balotta – Infatti due anni fa il Ministero dei Trasporti aveva approvato un decreto, contenente i modelli dei regolamenti di esercizio per le varie tipologie di impianti a fune (seggiovie e funivie, sciovie e funicolari), in servizio pubblico per il trasporto di persone. Si tratta di controlli per l’esercizio e la manutenzione degli impianti a fune adibiti al trasporto pubblico di persone che evidentemente non sono stati effettuati e che ancora una volta lasciano una grande ombra sulla gestione del Ministero dei Trasporti da poco diventato della Mobilità Sostenibile. Ministero che continua a proporre nuove opere senza curare la manutenzione di quelle già esistenti e vigilare sulla loro sicurezza”.
(LaPresse)