Trieste, 25 ott. (LaPresse) – “Accanto ai titoli di città della Barcolana e della Scienza, Trieste conferma anche il proprio ruolo di capitale del caffè. Lo fa, oltre che attraverso le importanti aziende operanti in questo settore e il suo porto, anche ospitando un evento internazionale. Questo mostra ai tanti visitatori provenienti da tutto il mondo come il capoluogo regionale e tutto il Friuli Venezia Giulia stiano vivendo un momento di crescita e sviluppo”. Così l’assessore del Friuli Venezia Giulia agli Enti locali, Pierpaolo Roberti, al taglio del nastro della nona edizione di Triestespresso Expo. Fiera biennale sulla filiera dell’industria del caffè espresso, organizzata dalla Camera di commercio Venezia Giulia al Porto vecchio di Trieste, che nella precedente edizione è stata visitata da oltre 12mila operatori professionali provenienti da 83 nazioni. Roberti ha confermato che “Triestespresso Expo rappresenta un rilevante valore aggiunto per il capoluogo regionale e per l’intero Friuli Venezia Giulia.
dunque
Questa manifestazione, che non a caso si svolge all’interno del Porto vecchio, rinnova il legame della città con una delle sue più antiche tradizioni produttive. Ovvero l’industria del caffè. Inoltre, grazie al proprio carattere specialistico e alla capacità di rappresentare l’intera filiera del caffè, la fiera attira un pubblico internazionale. Quindi contribuendo positivamente alla promozione dell’immagine di Trieste nel mondo”. L’assessore ha quindi aggiunto che “dopo decenni di abbandono e di declino, l’area del Porto vecchio di Trieste è ora il fulcro di un cambiamento che coinvolgerà tutta la Regione. Oltre al nuovo polo museale, tra gli antichi magazzini verrà realizzato anche il centro congressi per l’Euroscience open forum. Ciò renderà la città la Capitale europea della scienza 2020. Una vera rivoluzione, che permetterà finalmente di recuperare una delle aree più belle della città. Cosa resa possibile grazie a importanti stanziamenti statali, regionali e comunali, ma anche ad un rilevante supporto da parte di investitori privati. Si tratta di una grande occasione per il Friuli Venezia Giulia e i territori limitrofi, dato che anche la vicina Slovenia sarà influenzata positivamente da questa crescita economica”.