MILANO – “Aver convinto i Grandi ad affrontare insieme questi temi è stata una novità assoluta. Lo considero un successo della presidenza italiana, come d’altra parte ci è stato riconosciuto da tutte le delegazioni”. Lo dice in una intervista a Repubblica il ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani.
“Il documento finale congiunto recepisce 58 dei 60 punti iniziali. I due più controversi, cioè l’accelerazione del taglio di emissioni di c02 e della dismissione del carbone, andavano a toccare le politiche economiche di grandi Paesi con grandissime popolazioni. Sapevamo che sarebbe stato difficile avere un sì anche su questi due temi – afferma Cingolani – come ministri dell’Ambiente non abbiamo trovato un accordo li abbiamo rimandati al G20 dei capi di Stato: oggettivamente sono aspetti che vanno a toccare le politiche economiche e sociali, le scelte strategiche delle singole nazioni. È giusto che vengano analizzate ai massimi livelli”.
(LaPresse)