ROMA – Dopo una notte di trattative degli ‘sherpa’ è stato raggiunto in accordo sulla bozza del documento finale del G20. Nessun accenno al protezionismo nel testo. Scompare anche il nodo del clima, sfumato insieme alla questione delle emissioni di carbonio. Si è conclusa così la seconda giornata di lavori per la commissione dei 20 Grandi. Cominciata nell’incertezza la prima conferenza in un paese dell’America Latina è invece terminata con un mezzo successo.
Il presidente americano Donald Trump ha annullato l’incontro bilaterale con il presidente russo Vladimir Putin per le tensioni tra Russia e Crimea. Il vertice del Cremlino, dopo una colazione di lavoro con la cancelliera Angela Merkel, ha incontrato invece il presidente turco Recep Teyyip Erdogan.
Gli Stati Uniti spadroneggiano nel testo: dal documento scompaiono clima, protezionismo e migranti
Trattative difficili quelle degli sherpa. Mettere d’accordo tutti non è stato facile. Soprattutto considerando l’atteggiamento dell’America che ha fatto il bello e il cattivo tempo. Gli Stati Uniti hanno ottenuto di sostituire termini non graditi, come ‘libero’ al posto di ‘equo’, relativo ai mercati. Smussati anche i riferimenti al cambiamento climatico, così come le emissioni che lo causerebbero. Sparita anche la questione sui diritti dei migranti voluta dall’Onu, viste le criticità al confine con il Messico.
Putin, colazione di lavoro con la Merkel e bilaterale con Erdogan al posto di Trump
La secondo giornata di lavoro per il G20 è iniziata per il presidente Putin con una colazione di lavoro. Al ‘tavolo dei lavori’ la cancelliera tedesca Merkel. Una colazione ‘a porte chiuse. Salta invece l’incontro bilaterale con il premier americano Trump. Putin ha preferito incontrare il vertice della Turchia Erdogan. L’incontro è stato reso possibile dopo l’annullamento del bilaterale fissato tra il Cremlino e Washington. A cancellarlo il presidente Trump, a causa delle tensioni che si sono create tra Russia e Crimea.