MILANO – “Mattia, quello che abbiamo definito il ‘paziente 1’, sta molto meglio e al più tardi lunedì sarà dimesso”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel consueto punto stampa sull’emergenza coronavirus.
La situazione in Lombardia
“Gli esperti ci avevano detto che questi sarebbero stati i giorni di picco. E purtroppo è così. Oggi in Lombardia abbiamo 25.515 positivi (3.251 più di ieri), Di questi, 8.258 ospedalizzati (523 più di ieri). In terapia intensiva ci sono 1.093 pazienti con il Covid-19, e abbiamo sempre meno margine”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel consueto punto stampa sull’emergenza coronavirus. “Ci sono anche le buone notizie – ha aggiunto – con 2.139 pazienti dimessi, guariti clinicamente. E il 20% di chi va in terapia intensiva ne esce in maniera positiva”.
Il numero dei decessi supera quota 3mila
“Confido – ha concluso – che come hanno previsto gli esperti – tra domani e lunedì i numeri comincino ad abbassarsi come conseguenza dei provvedimenti presi”. Supera quota 3mila il numero dei decessi legati al coronavirus nella sola Lombardia. Lo ha reso noto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera. “I decessi in regione – ha detto – sono 3.095 con un incremento di 546, sicuramente il dato che ci fa più male”.
Boom di contagi a Milano
Le province lombarde più colpite restano Bergamo con 5.869 contagi (715 più di ieri) e Brescia con 5.028 (380 più di ieri). “Ma è a Milano l’incremento maggiore, con 868 casi positivi più di ieri che portano il totale a 4.672”. A Milano città i casi positivi sono 1.829, 279 più di ieri, un incremento leggermente inferiore a quello di ieri.
In arrivo i medici cubani
“I medici cubani arrivano domani alle 18.30 a Malpensa e saranno portati a Crema. Da lunedì lavoreranno nell’ospedale da campo, pronto entro domani”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, parlando dei 53 medici e infermieri in arrivo da Cuba.
I cittadini fanno la differenza
“I dati devono buttarci nello sconforto, ma al contrario devono darci una determinazione ancora più forte. Fontana sta ragionando sulle mosse da fare, ma quello che possono fare i cittadini è più importante di un’ordinanza o di un decreto. Non possiamo accettare che il coronavirus pieghi la Lombardia e il nostro Paese”. Lo ha detto l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera.
(LaPresse)