MILANO – “Non si può fare un paragone tra quello che è successo in Lombardia e quello che è successo nelle regioni vicine. Qui noi abbiamo avuto, solo in regione Lombardia, un virus che si è diffuso già dai primi di gennaio, e per questo la mortalità è stata in percentuale molto più elevata rispetto alle altre regioni. Molto spesso i tamponi non sono stati fatti perché quando una persona aveva problemi respiratori era inutile, si isolavano e basta. Poi si potevano curare solo con l’ossigeno, ma molto spesso le persone nelle Rsa sono persone fragili che magari neanche sopportano l’ossigeno. Noi siamo partiti dal 23 febbraio a dare indicazioni precise, ma l’onda è arrivata. I primi giorni quando abbiamo detto ‘i parenti non possono entrare’, io ricevevo telefonate di persone arrabbiate, qualcuno mi diceva ‘ma io ho mia madre dentro e non posso entrare?’ Per fare ancora più chiarezza, l’8 marzo abbiamo chiuso totalmente all’ingresso dei parenti”. Lo ha detto l’assessore al Welfare, Giulio Gallera, rispondendo a una domanda sul maggiore tasso di mortalità in Lombardia rispetto alle altre regioni, anche per quanto riguarda le Rsa.
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Gallera: “Non si possono fare paragoni tra noi e le altre regioni”
"Non si può fare un paragone tra quello che è successo in Lombardia e quello che è successo nelle regioni vicine. Qui noi abbiamo avuto, solo in regione Lombardia, un virus che si è diffuso già dai primi di gennaio, e per questo la mortalità è stata in percentuale molto più elevata rispetto alle altre regioni".