Gare d’appalto truccate, due imprenditori scarcerati. Libero anche l’ingegnere

La decisione dell'ottava sezione del Riesame di Napoli

Raffaele Pezzella, Tullio Iorio, Piero Cappello
Raffaele Pezzella, Tullio Iorio e Piero Cappello

CALVI RISORTA – Gli imprenditori Tullio Iorio, originario di San Cipriano d’Aversa ma residente a Villa di Briano, e Raffaele Pezzella, di Casal di Principe ma da anni trasferitosi a Caserta, lasciano il carcere. A decidere è stata l’ottava sezione del Riesame. Torna libero anche l’ingegnere Piero Cappello, ex capo dell’area Tecnica di Calvi Risorta. I tre erano stati arrestati all’inizio di novembre in relazione a un’inchiesta, coordinata dalla Dda di Napoli, che avrebbe evidenziato due procedure manipolate per affidare i lavori a ditte ‘amiche’, riguardanti altrettanti appalti pubblici gestiti dal Comune di Calvi. Iorio e Pezzella sono accusati di turbativa d’asta e trasferimento fraudolento di beni con l’aggravante mafiosa. Cappello, invece, risponde di turbativa d’asta e falso. Secondo la Procura di Napoli, il tecnico aveva agito illecitamente per favorire nell’assegnazione una società riconducibile a Iorio e Pezzella, ma formalmente intestata a dei prestanome.
I tre indagati, assistiti dagli avvocati Giuseppe Stellato e Ferdinando Letizia sono da ritenere innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile.

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