GAZA (LaPresse/AFP) – La rimozione dell’embargo israeliano su Gaza è “a portata di mano”. È quanto ha detto il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, il cui movimento guida la Striscia.
L’intervento di Egitto e Onu
Da diverse settimane Egitto e Onu provano a raggiungere un cessate il fuoco durevole fra Hamas e Israele, dopo mesi di tensioni e violenze. E la rimozione dell’embarco che soffoca la Striscia sarebbe uno degli argomenti di discussione. Lo Stato ebraico giustifica il blocco con la necessità di arginare Hamas, uno dei suoi grandi nemici, con il quale ha avuto tre guerre in circa 10 anni.
Il millenario conflitto nella Striscia di Gaza
Dallo scorso 30 marzo la Striscia è teatro di manifestazioni lungo la frontiera con Israele, in cui i palestinesi chiedono di togliere l’embargo e rivendicano il ‘diritto al ritorno’ per chi è stato cacciato o è fuggito dalle proprie terre alla creazione dello Stato di Israele nel 1948.
A Gaza e dintorni, inoltre, ci sono stati diversi episodi di scambi di colpi, con razzi palestinesi da una parte e raid israeliani dall’altra. “Grazie a queste manifestazioni e alla resistenza, la rimozione dell’embargo ingiusto è a portata di mano”, ha detto Haniyeh parlando davanti a migliaia di fedeli riuniti a Gaza per la preghiera tradizionale della Eid al-Adha, la festa musulmana del sacrificio.