Milano, 15 mag. (LaPresse) – Gli abitanti dei Territori palestinesi stanno osservando una sciopero generale oggi che riguarda tutti gli ambiti della vita, chiesto dal presidente Mahmoud Abbas in occasione del settantesimo anniversario della naqba (la catastrofe), cioé l’esodo dei palestinesi dalla loro terra con la formazione di Israele nel 1948, e in segno di lutto per i 59 palestinesi uccisi dall’esercito dello Stato ebraico al confine della Striscia di Gaza ieri. I negozi sono chiusi, mentre dipendenti pubblici, studenti e gran parte dei lavoratori del settore privato non sono andati al lavoro, riferisce l’agenzia palestinese Wafa. Questo nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania, e anche a Gerusalemme Est.
Ieri gli occhi del mondo sono stati puntati non solo sulla repressione delle proteste alla barriera di separazione dell’enclave, ma anche su Gerusalemme, dove gli Stati Uniti hanno inaugurato la loro nuova ambasciata in Israele, trasferendola da Tel Aviv. L’Alta commissione della comunità araba in Israele ha chiesto lo sciopero generale sia rispettato dai palestinesi anche nelle città araba dello Stato, per protesta contro le violenze di ieri nella Striscia di Gaza e in occasione dell’anniversario della naqba.