Gaza, 18 mag. (LaPresse/AFP) – Il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, ha annunciato che oggi andrà al confine della Striscia di Gaza con Israele per nuove proteste, quattro giorni dopo che 60 palestinesi sono stati uccisi dagli spari esplosi dai soldati dello Stato ebraico.
Ha anche smentito che sia stato fatto un accordo per mettere fine a sette settimane di proteste, promettendo che queste invece continueranno.
“Andremo tutti, e io prima di voi, al confine di Gaza.
Le marce non si fermeranno sino a quando l’assedio non sarà completamente rimosso”, ha aggiunto. Secondo le previsioni, andrà alla barriera di separazione dopo le 16. Il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi ha annunciato ieri che il confine tra l’enclave e il suo Paese resterà aperto per il mese del ramadan, “per alleviare la sofferenza degli abitanti” della Striscia di Gaza.
I media hanno ipotizzato che sia stata siglata un’intesa, con l’apertura dei valichi in cambio della fine delle proteste. “C’è questa voce che Hamas abbia fatto un accordo con l’Egitto per metter fine alle proteste. Questo è infondato”, ha detto Haniyeh. Da quando le proteste nell’enclave sotto blocco israeliano sono iniziate, il 30 marzo scorso, sono stati 116 i palestinesi uccisi lungo la frontiera, in gran parte per spari dei militari, mentre sul lato israeliano è stato ferito lievemente un soldato, colpito da un sasso.
