Gaza, 23 apr. (LaPresse/AFP) – Due palestinesi sono morti a causa delle ferite riportate dopo essere stati colpiti da proiettili israeliani, ha annunciato il ministro della Salute della striscia di Gaza. Sale così a 40 il numero dei palestinesi uccisi dall’inizio del movimento di protesta alla frontiera con Israele.
Abdullah Chamali, 20 anni, è morto dopo essere stato gravemente ferito alla pancia lo scorso venerdì durante le violenze tra i manifestanti e i soldati israeliani. Nel corso della giornata, erano stati uccisi 5 palestinesi, tra cui un adolescente di 15 anni.
Tahrir Wahba, 18 anni, è morto dopo essere stato ferito da un colpo alla testa il 6 aprile a sud della Striscia, secondo la stessa fonte. La maggior parte delle 40 persone decedute è stata uccisa da spari provenienti dai soldati posti sulla barriera di sicurezza che separa Israele dall’enclave.
Alcuni sono morti per i colpi dell’artiglieria e dell’aviazione israeliana. Centinaia di palestinesi sono stati feriti dai proiettili o dall’inalazione di gas, secondo i soccorsi.