Genova: civetta salvata da una trappola collante

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Trappole pericolose
Trappole pericolose

Una civetta (Athene noctua) è stata recuperata dall’Enpa di Genova in condizioni critiche dopo essere finita in una trappola collante per topi. L’episodio, accaduto alcune settimane fa, ha riacceso i riflettori sulla pericolosità di questi strumenti per gli animali non bersaglio.

Quando è arrivata al Centro Recupero Animali Selvatici, la civetta era interamente ricoperta di colla. Una situazione definita “drammatica” dagli operatori, i quali hanno sottolineato come queste trappole non facciano distinzione tra roditori e altre specie, catturando indiscriminatamente uccelli, piccoli mammiferi e rettili.

Nel disperato tentativo di liberarsi, molte vittime riportano ferite profonde, si fratturano gli arti o muoiono per sfinimento e disidratazione dopo una lenta agonia. Questi dispositivi rappresentano quindi una seria minaccia per la biodiversità locale e una fonte di sofferenza inaccettabile.

Nel caso dell’esemplare genovese, la tempestività dell’intervento è stata fondamentale per la sua sopravvivenza. Il percorso di cura si è rivelato lungo e complesso: per settimane, lo staff del centro ha eseguito trattamenti quotidiani per rimuovere la sostanza adesiva dal piumaggio.

Ogni operazione ha richiesto estrema delicatezza per non causare ulteriore stress all’animale e per non danneggiare le penne, già pesantemente compromesse. La rimozione della colla dalle piume è un processo meticoloso che prevede l’uso di solventi specifici e lavaggi ripetuti.

Nonostante la civetta abbia risposto bene alle cure, il suo piumaggio è risultato irrimediabilmente rovinato e non è attualmente idoneo a garantirle il volo. Questo significa che l’animale non potrà essere liberato in natura a breve.

Dovrà rimanere in degenza presso il centro fino alla prossima muta completa, un processo naturale che le permetterà di rinnovare completamente le penne. Solo allora i veterinari potranno valutare se avrà recuperato appieno le capacità di volo e potrà tornare nel suo habitat.

L’Enpa di Genova ha voluto evidenziare come questo salvataggio sia l’ennesima testimonianza dei rischi associati all’uso di questi strumenti. Oltre a infliggere sofferenze crudeli, si rivelano spesso poco efficaci per il controllo dei roditori, causando danni collaterali inaccettabili.

“Convivere con la fauna selvatica significa adottare metodi di controllo più etici, selettivi ed efficaci, che non mettano in pericolo creature innocenti”, hanno ricordato gli operatori. Il centro ha ringraziato i cittadini che hanno segnalato la civetta, augurandole un pieno recupero.

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