UDINE – Torna a volare il Parma (clicca qui) sulle ali di Gervinho, vero protagonista del successo a Udine. L’ivoriano ha propiziato il rigore del primo gol e si è inventato quello del 2-1 finale. Inizia male l’anno l’Udinese, che dopo l’arrivo di Nicola aveva invertito la rotta e che era reduce dalla vittoria sul Cagliari anche se la sfortuna ci ha messo lo zampino mentre gli emiliani riscattano il ko con la Roma.
Il primo squillo orienta la gara in un primo tempo in cui il Parma ci ha creduto di più. Nel freddo di un Friuli tormentato da una bora impietosa parte bene la squadra di D’Aversa che fa centro subito o quasi. E’ il 9′ quando Gervinho cade in area dopo un sospetto contatto con De Paul, per Mazzoleni sarebbe tutto regolare ma il Var lo convince a rivedere le immagini che evidenziano il fallo dell’argentino. E’ rigore e dal dischetto Inglese non sbaglia, centrando la sesta rete stagionale. L’Udinese accusa il colpo e bisogna aspettare il 19′ per vedere una reazione accettabile.
I bianconeri cercano di cogliere il Parma impreparato in contropiede: i crociati non sono messi benissimo, e D’Alessandro perviene al cross a centro area, Lasagna gira di testa, ma non centra la porta. L’occasione più ghiotta al 28′: De Paul riesce a pescare Stryger Larsen alle spalle della difesa del Parma, premiando l’inserimento del laterale danese. Lo scandinavo non è però abbastanza freddo sotto porta, e da buona posizione spreca l’opportunità.
Torna a farsi vedere anche il Parma. Prima con Inglese su punizione, poi con un tiro da fuori area di Deiola. In entrambi i casi, però, le conclusioni non creano problemi a Musso. Ultimo brivido prima del riposo un tiro da fuori di De Paul che esce di poco. Nella ripresa si passa dal possibile 0-2 all’1-1 in un amen. Prima è il Parma a sprecare: leggerezza di Nuytinck, ne approfitta Biabiany che serve Inglese, ma l’attaccante non riesce ad angolare a sufficienza e Musso si salva.
Subito dopo, al 5′, triangolazione tra Fofana e Okaka, si accende una mischia in area, Lasagna prova a ribadire in rete, ma poi a risolvere la situazione è Okaka, che batte Sepe. La partita ora si ravviva: l’Udinese ci crede ma il Parma quando può fa male come al 15′: azione travolgente di Gervinho, che crea problemi alla difesa dell’Udinese e serve Biabiany, ben posizionato. Il francese però spreca, tirando alto sopra la traversa.
Al 21′ i friulani sfiorano il raddoppio. Gran colpo di testa di Lasagna sul cross di Larsen: Sepe si allunga e riesce a respingere. Poi c’è De Paul che, da posizione defilata, centra la parte esterna del palo. Subito dopo ci prova De Paul con un tiro delizioso dai venti metri, ma Sepe è bravissimo ad alzare in corner.
A cambiare l’inerzia della gara il solito Gervinho: galoppata strepitosa dell’ex Roma che in contropiede vola per 60 metri, resiste a una trattenuta di Opoku e a un fallo di D’Alessandro, salta il portiere e mette in rete. Nicola inserisce Machis per Okaka e proprio il venezuelano si rende pericoloso con una conclusione violenta ma centrale che Sepe spedisce in corner. L’Udinese preme ma non ha fortuna: gran tiro di De Paul da fuori area, deviazione decisiva di Sepe, che respinge sul palo. Il Parma ora pensa solo a difendersi e il finale è incandescente ma il risultato non cambia più, premiando gli emiliani di D’Aversa.
(LaPresse/Italia Media)