LOCRI – Il sindaco sospeso di Riace Mimmo Lucano è stato rinviato a giudizio. Il gup di Locri ha accolto la richiesta della procura nell’ambito dell’inchiesta ‘Xenia’. Il gup Amalia Monteleone manda quindi Lucano a processo. Secondo gli inquirenti Lucano e altri 26 imputati sarebbero coinvolti in un’associazione a delinquere ai danni dello Stato per la gestione dei fondi destinati all’accoglienza dei migranti. Fra i reati contestati truffa con danno patrimoniale allo Stato.
Il provvedimento dell’ottobre scorso
Per il sindaco sospeso dalla cittadina della Locride, diventata modello di accoglienza e integrazione, erano stati disposti gli arresti domiciliari a ottobre 2018. Di recente la Cassazione aveva annullato il divieto di dimora a Riace. E aveva smontato parte delle accuse rimaste in piedi e rivolte a Lucano, dall’associazione a delinquere alla malversazione.
Processo a giugno
Per Lucano e gli altri 26 la prima udienza è fissata il prossimo 11 giugno, di fronte ai giudici del Tribunale che dovranno stabilire se davvero il modello Riace nascondesse un ‘sistema criminale’, come sostiene l’accusa.
Lucano è accusato di avere favorito l’immigrazione clandestina promuovendo “matrimoni di convenienza” e di non aver indetto gare per assegnare la gestione della spazzatura nel suo paese di 1.800 abitanti alle cooperative collegate ai migranti.
I sostenitori di Mimmo Lucano hanno visto in Riace, paese della Calabria, un modello, finanziato a partire dagli anni 2000 da fondi europei e italiani, per far rivivere i centri spopolati e fornire un posto dove vivere a centinaia di richiedenti asilo. “Io mi difendo nel processo e non dal processo”, aveva detto recentemente il sindaco sospeso di Riace.
Le critiche al ‘sistema Riace’
Dalle fila di Fi il senatore Maurizio Gasparri punta il dito contro il ‘sistema Riace’: “La politica pro immigrati di Lucano in Calabria rappresenta una delle pagine più oscure della recente cronaca italiana. Ora sarà la magistratura a giudicarne l’operato. Ma condannato o assolto che sarà, gente come lui ha creato danni enormi al nostro paese, come quei trasportatori di clandestini che alimentano sciagure nel Mediterraneo. Quello di Lucano è un esempio negativo che non sarà mai biasimato abbastanza”.
Laura Carcano/LaPresse