MILANO – Orribilmente mutilato. Così è stato trovato un cadavere, abbandonato a lato di un gabbiotto per la raccolta della spazzatura di un condominio. La testa è stata tagliata, così come le braccia e le gambe all’altezza della ginocchia.
La mutilazione
Non gli è stata tagliata solo la testa ma anche le braccia e le gambe all’altezza delle ginocchia. In queste condizioni è stato trovato sabato sera in via Cascina dei Prati a Milano.
Le varie parti del corpo fatte a pezzi, insieme alla testa, sono state trovate lì a fianco, abbandonate a lato di un gabbiotto per la raccolta della spazzatura di un condominio. Il corpo è stato notato dai vigili del fuoco al termine dello spegnimento di un incendio, presumibilmente doloso, segnalato da una chiamata arrivata intorno alle 22:15.
Gettato di fronte a un gabbiotto
Via Cascina dei Prati si trova nel quartiere della Bovisasca, alla periferia nord di Milano, e il cadavere decapitato e carbonizzato è stato rinvenuto in una sorta di discarica a cielo aperto. Di fronte al gabbiotto si nota la bombola di gas che si trovava vicino all’incendio ma non è scoppiata. Ancora non è stato possibile capire se si tratti del corpo di un uomo o di una donna.
Forse una donna
Da una prima ricostruzione sembrerebbe trattarsi del corpo di una donna, ma tale notizia non è stata ancora ufficializzata anche perché chi ha occultato il cadavere (ed è plausibile che abbia anche commesso l’omicidio), si è impegnato e non poco per renderlo irriconoscibile. Dalla tarda serata di ieri, dopo il ritrovamento da parte dei vigili del fuoco, sono al lavoro gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale, della Squadra mobile e della Scientifica per provare a ricostruire con esattezza quanto accaduto, un’operazione tutt’altro che semplice visto che al momento si brancola nel buio.
L’autopsia
Sarà disposta dal magistrato di turno Paolo Storari, che darà senza dubbio qualche risposta in più visto che grazie all’esame autoptico si capirà il motivo della morte e la data della stessa, due elementi cruciali per provare a prendere in considerazione delle ipotesi. Altro step fondamentale sarà riuscire a dare un nome al corpo, dopo di che le indagini entreranno nel vivo.