MILANO – In Giappone il Partito liberale democratico (Ldp, conservatore) e il suo partner di governo Komeito vanno verso la maggioranza assoluta alla Camera alta, la Camera dei consiglieri, nelle elezioni tenutesi oggi, su cui si allunga inevitabilmente l’ombra dell’assassinio dell’ex premier conservatore Shinzo Abe (dell’Ldp), avvenuto due giorni fa durante un comizio elettorale a Nara. È quanto emerge dagli exit poll pubblicati dall’agenzia di stampa giapponese Kyodo dopo la chiusura delle urne alle 20 locali, le 13 in Italia. Gli elettori erano chiamati a scegliere, per un mandato di 6 anni, 125 dei 248 seggi che compongono la Camera alta. Secondo le proiezioni di Kyodo News, Ldp e Komeito dovrebbero ottenere 63 seggi di quelli in palio, che insieme ai seggi che già avevano assicurerebbe al blocco la maggioranza.
Dalle proiezioni risulta anche che il campo pro modifica della Costituzione – che include la coalizione Ldp-Komeito, il Partito per l’innovazione del Giappone (Nippon Ishin no Kai) e il Partito democratico per il popolo – manterrà la sua maggioranza cruciale dei due terzi alla Camera alta, che è condizione necessaria per potere avviare la prima revisione della Costituzione.
L’attuale Costituzione contiene una rinuncia alla guerra e la sua modifica, per includere almeno un riferimento all’esistenza delle Forze di auto-difesa, era stata un cavallo di battaglia di Abe, ma i partiti pro-revisione non sono del tutto d’accordo nel merito delle eventuali modifiche, che andrebbero poi dunque discusse. Secondo gli exit poll di Kyodo, il principale partito d’opposizione Partito democratico costituzionale vedrà ridursi il suo numero di seggi a vantaggio del blocco di governo. Mentre il Partito per l’innovazione del Giappone, che è appunto a favore di una riforma della Costituzione, che aveva già ottenuto progressi nelle elezioni dell’autunno scorso per la Camera dei rappresentanti (cioè la Camera bassa del Giappone), secondo il quotidiano Yomiuri Shimbun dovrebbe aumentare il suo numero di seggi nella Camera alta oltre i 6 attuali che puntava a difendere.
(LaPresse)