Giornalisti, botta e risposta infuocato Tajani-Pedicini all’Europarlamento

"I deputati non possono trarre alcun vantaggio dal ruolo che rivestono, né economico né tantomeno politico". Questo l'affondo di Pedicini contro il presidente

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 26-02-2018 Roma Politica Tempio di Adriano. Presentazione del libro di Luciano Fontana: "Un paese senza leader" Nella foto Antonio Tajani Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 26-02-2018 Roma (Italy) Politic Tempio di Adriano. Presentation of Luciano Fontana's book: "A country without a leader" In the pic Antonio Tajani

MILANO (LaPresse) – Botta e risposta infuocato all’Europarlamento, tra l’eurodeputato Piernicola Pedicini e il presidente Antonio Tajani. Il rappresentante del Movimento 5 stelle ha accusato Tajani, rifacendosi al regolamento, all’apertura della sessione plenaria a Strasburgo.

“I deputati non possono trarre alcun vantaggio dal ruolo che rivestono, né economico né tantomeno politico. Mi rivolgo proprio a lei, presidente, che negli ultimi mesi è presente ogni giorno in tutti i telegiornali italiani con continue dichiarazioni pubbliche contro l’operato del governo italiano”, ha detto Pedicini.

L’affondo dell’eurodeputato del M5S

“Questo – ha proseguito – non si può fare, la richiamo a svolgere il suo ruolo regolarmente, perché non si può fare campagna elettorale visto che lei ha un ruolo istituzionale. Se vuole fare campagna elettorale, si dimetta. Scenda da quel piedistallo e faccia campagna elettorale”.

La replica di Tajani

Tajani ha risposto subito, con tono seccato: “Le ricordo che il presidente del Parlamento è un deputato come tutti gli altri. Sono eletto nella mia circoscrizione quindi sono libero di dire, senza mai violare il mio ruolo di parlamentare. Sono sempre stato imparziale nello svolgere la mia attività”.

Un botta e risposta infuocato

Poi ha proseguito, con toni sempre più accesi: “Se vuole, aggiungo pure che sono fiero di essere un giornalista e non condivido le vergognose dichiarazioni e gli insulti che sono stati rivolti ai giornalisti dai rappresentanti del governo italiano. Difendo la libertà della stampa in tutta Europa, e questo lo faccio come presidente del Parlamento. Non accetto che si dica che i giornalisti siano delle prostitute come hanno fatto autorevoli rappresentanti del suo partito e del governo che lei difende. Chieda le mie dimissioni”.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome