NAPOLI (di Angela Garofalo) – “Invito al plurale”: il prestigioso evento della “Giornata Europea delle Lingue” si celebra, a partire dalle ore 18 di oggi, presso la storica cornice di Castel dell’Ovo.
Seppure formalmente non è una capitale, Napoli da sempre è ritenuta tale. Dopo Parigi nel 2019 e Berlino nel 2020, è una città di mare nel cuore del Mediterraneo, la location eletta per ospitare questo evento internazionale, giunto al suo 30esimo anno di attività. L’iniziativa, nata nel 2001 ad opera della Commissione Europea e del Consiglio d’Europa di Strasburgo, ogni anno omaggia le diversità linguistiche del continente dove coabitano, oltre le 24 lingue ufficiali dell’Unione Europea, circa 60 lingue regionali e minoritarie.
A queste, vanno aggiunte tutte quelle parlate da persone provenienti da altri continenti; un crogiuolo di lingue che incrociandosi mutano in nuovi slang. Napoli, da sempre approdo di popoli e civiltà diverse è per la sua storia, sede ideale di un tale evento; da sempre esplicitamente multietnica, espressione di idiomi e intrecci linguistici.
Il recital poetico, organizzato dall’Instituto Cervantes e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli, vedrà dalle ore 18 nella Sala Italia di Castel dell’Ovo, sette tra poeti italiani e spagnoli, alternarsi nelle letture delle loro opere, celebrando la ricchezza linguistica e la diversità culturale d’Italia e Spagna. L’iniziativa mira, attraverso strategie coordinate e progetti di collaborazione tra le diverse istituzioni, a promuovere la diversità linguistica in Europa. A tal proposito, partecipa l’Instituto Cervantes con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini verso la grande varietà linguistica del nostro continente, cominciando dal castigliano e le lingue co-ufficiali spagnole quali: il gallego, il catalano e il basco, in dialogo con quella italiana e napoletana.
Durante l’incontro interverranno la galiziana Alba Cid, la navarra di lingua basca Beatriz Chivite, l’asturiana Roncio Acebal e il catalano Jordi Valls. Per la parte italiana, i poeti invitati sono: Franco Buffoni ed i napoletani Maurizio Mattiuzza e Claudio Pennino. Quest’ultimo, membro fondatore dell’istituto Linguistico Campano, vincitore di numerosi concorsi di poesia, studioso della lingua napoletana, con all’attivo oltre 18 pubblicazioni tra poesia, saggi, racconti e linguistica, commenta così l’invito accolto: “Partecipare alla “Giornata europea delle lingue”, a tutela della diversità linguistica e culturale in Europa, è stato per me un grande onore. Il tema mi tocca particolarmente, perché io sono nato in una famiglia umile, di gente semplice, dove si parlava solo la lingua napoletana, tanto che spesso mi piace dire che la prima lingua straniera che ho imparato è stato l’italiano. La mia identità culturale si identifica con la lingua napoletana: attraverso di essa io rivivo le mie origini, la mia infanzia e, nell’ascoltare i suoni e gli accenti di questa lingua, ritorno, non senza nostalgia, a quelle che sono state le voci dei miei genitori. È questo il tema poetico delle mie poesie, risvegliare nella coscienza, attraverso il ricordo e la rimembranza di figure care, immagini e sentimenti remoti”.
Ad introdurre questo happening, gli interventi di Ferran Ferrando Melià, direttore dell’Instituto Cervantes di Napoli, Annamaria Palmieri, consigliera alla Cultura del Comune di Napoli e Carlos Maldonado Valcárcel, console generale di Spagna a Napoli. All’incontro con traduzione simultanea, prenderanno parte i vertici dell’Instituto Cervantes di entrambi i paesi. Al recital, con accesso gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili e previo possesso del green pass, si accede con prenotazione da richiedere all’indirizzo mail: cultnap@cervantes.es.
L’evento, trasmesso anche in streaming sul canale YouTube del Cervantes, garantirà una diffusione globale dell’iniziativa, giungendo alle sue sedi, presenti in 86 città di 45 paesi al mondo. Mentre alle ore 11 di oggi, presso la sede dell’istituto Cervantes di Napoli di Via Chiatamone, ci sarà una riunione dei rappresentanti delle istituzioni coinvolte a cominciare da un illustre esponente quale Raquel Caleya Caña, direttrice del Dipartimento di Cultura dell’Instituto Cervantes che, sull’evento a Napoli dichiara: “Per l’Instituto Cervantes è importante rendere visibile la varietà linguistica spagnola come parte della diversità linguistica dell’Europa. Questo evento, che ogni anno teniamo in diverse capitali europee abbiamo deciso che si svolgesse in Italia perché è un paese dalla grande ricchezza culturale che annovera sul suo territorio, la presenza di ben quattro sedi dell’Insituto Cervantes quali Roma, Milano, Napoli e Palermo. La scelta è ricaduta su Napoli la più spagnola delle città e per questo evento, abbiamo scelto uno dei luoghi emblematici come Castel dell’Ovo. Questa iniziativa vuole rafforzare la collaborazione per lo scambio e le relazioni culturali, celebrando la pluralità e la condivisione”.
Con lei saranno presenti: Irene Larraza Aizpurua, direttrice dell’Instituto Vasco Etxepare; Rosario Álvarez, presidentessa del Consello da Cultura Galega; María José Gálvez, direttrice generale del Libro e Fomento de la Lectura.