Napoli al voto. Uscenti e ‘big’, corsa in salita

I primi degli elenchi di Manfredi sindaco e Fi dovranno guardarsi dagli outsider, a Sinistra e volata a tre. Nel Pd il ‘tappo’ di Esposito e Madonna. Gli arancioni rimasti con Clemente rischiano il seggio, pochi hanno vere certezze

NAPOLI – Alcuni consiglieri si sono fatti da parte, chiudendo una esperienza anche lunga tra gli scranni di via Verdi. Altri rischiano di non farcela a confermare il loro seggio. La lunga corsa verso le Comunali è anche quella degli uscenti e dei ‘big’, i favoriti a entrare in Consiglio. Hanno deciso di non ricandidarsi, tra gli altri, Andrea Santoro di Fdi, Anna Ulleto, Federico Arienzo, Stanislao Lanzotti, Marta Matano ed Elpidio Capasso. Per alcuni altri la corsa è decisamente in salita.

A rischiare di restare fuori c’è Matteo Brambilla, che è candidato sindaco, ma dovrà lottare per portare il suo Movimento No Alleanze a percentuali tali da conquistare almeno un seggio, così come Chiara Guida che ha deciso di candidarsi con il Pd dove la concorrenza è spietata e gli uscenti Aniello Esposito e Salvatore Madonna sono in pole per la conferma, nonostante la presenza di altri candidati forti come Enza Amato. Sfida tutta da vivere per Domenico Palmieri tra i moderati. Proveranno, invece, la strada della Municipalità, in qualità di presidenti, Sandro Fucito, Salvatore Pace e Maria Caniglia, mentre Gabriele Mundo e Vincenzo Moretto hanno lasciato spazio alla compagna del primo, Anna Maria Maisto, e alla figlia del secondo Romina.

Hanno fondate speranze di restare in Consiglio Carmine Sgambati, Marco Gaudini e Gaetano Troncone, con questi ultimi che hanno investito per andar forte nelle liste di Antonio Bassolino, mentre dovrà lottare con le unghie e con i denti Francesco Vernetti, così come Elena Coccia, Claudio Cecere, Luigi Zimbaldi, Laura Bismuto, l’assessore Rosaria Galiero e gli altri che sono candidati negli elenchi di una Alessandra Clemente che garanzie praticamente non può darne. Qualcuno, inevitabilmente, a meno di clamorosi ribaltoni, non potrà sedere in Assise. E’ già rimasto fuori, invece, Ciro Langella, escluso con la sua lista per Catello Maresca dai giudici. Favorita, ma non è scontato, per passare da un antico posto in giunta a un seggio in Consiglio è Roberta Gaeta, così come Sergio D’Angelo, che spera di essere il consigliere più votato.

Volata a sinistra tra Mario Coppeto e Rosario Andreozzi alle spalle di D’Angelo, la loro speranza è che la lista di seggi ne conquisti almeno 3. Mentre c’è qualche dubbio sulla elezione del capolista di Manfredi sindaco, Dino Falconio, insidiato da diversi outsider che stanno facendo una campagna spietata. Praticamente certa, invece, la rielezione di Nino Simeone e Roberta Giova. Volata a due per il ruolo di primo eletto tra Pasquale Perrone Filardi e Salvatore Guangi in Forza Italia, mentre in Fratelli d’Italia c’è da evitare che resti fuori Alessandra Caldoro, dopo che lei ha preferito uscire dal partito azzurro per accodarsi alle truppe di Giorgia Meloni. Ma il gioco dei ticket e i tanti outsider possono fare brutti scherzi. E tanti big rischiano di non trovare, o perdere, la poltrona.

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