TEL AVIV (Domenico Palmiero) – Clamoroso al Giro d’Italia: Rohan Dennis (Bmc) strappa la maglia rosa a Tom Dumoulin (Sunweb) grazie all’abbuono di tre secondi racimolati al traguardo volante di Caesarea e comanda la classifica generale con un secondo di vantaggio sull’olandese. La vittoria della seconda tappa (la Haifa-Tel Aviv di 167 chilometri) è stata invece appannaggio di Elia Viviani che si aggiudica la seconda vittoria in rosa della carriera.
La fuga e il Gpm
Dunque la maglia segno del primato nella generale cambia padrone già alla seconda tappa. La frazione, resa complicata dal vento forte che spirava sia dal deserto sia dal mare, è stata caratterizzata dalla fuga di tre atleti: Guillaime Boiven (Israel Cycling Academy), Davide Ballerini (Androni-Sidermec) e Lars Bak (Lotto Soudal). Il vantaggio massimo accumulato dal terzetto è stato di tre minuti. Il ricongiungimento con il gruppo si è avuto poco prima il Gpm di Zikhron Ya’aqov che ha visto lo scatto vincente di Enrico Barbin (Bardiani-CSF) che ha ripreso e superato Boiven a cento metri dal traguardo. Il bergamasco indossa la prima maglia azzurra del Giro.
Il traguardo volante
L’azione decisiva che ha rivoluzionato la classifica generale è iniziata dopo il Gpm. La Bmc ha imposto un ritmo infernale in testa al gruppo che ha rischiato più volte di spezzarsi. Nicholas Roche e, soprattutto, Alessandro De Marchi sono stati i protagonisti del forcing della Bmc. Chiara la strategia: portare Rohan Dennis al traguardo volante di Caesarea per agguantare i tre secondi di abbuono necessari per strappare la maglia a Tom Dumoulin. L’australiano è stato letteralmente guidato verso il traguardo, difeso con determinazione e mestiere anche da un tentativo di rimonta di Elia Viviani che, però, ha dovuto accontentarsi della seconda posizione. Archiviata la questione maglia rosa, il gruppo conosce un piccolo momento di rilassamento. Ne approfitta ancora Boiven, sicuramente il più combattivo della giornata. Il canadese parte come una scheggia e raggiunge un vantaggio massimo di un minuto e mezzo dal gruppo guidato dalla Bora che si accolla l’onore dell’inseguimento per favorire lo sprint del velocista della squadra, Sam Bennet, uno dei favoriti della vigilia. A 25 chilometri dal traguardo iniziano a farsi spazio le squadre delle ruote veloci.
La bagarre per lo sprint
La bagarre vera ci accende a 5 chilometri dal traguardo, con i team interessati allo sprint a sgomitare con quelli che intendono tenere al sicuro gli uomini di classifica. A tre chilometri dal traguardo provano ad evadere dal gruppo prima Enrico Battaglin e poi Concalves. Buchi chiusi dal gruppo. A un chilometro e mezzo ci prova Van Der Sande, ripreso dopo 400 metri. Gruppo compatto a un chilometro dal traguardo. Lo sprint parte ai 300 metri, con Elia Viviani che sembra intruppato dietro sei uomini. Il velocista della Quick Step Floors ‘battezza’ la ruota di San Bennet (Bora Hansgrohe) ma sulle transenne di sinistra parte come una scheggia Jakub Mareczko (Wilier Triestina Selle Italia). Viviani gli salta sulla ruota, lo affianca e lo salta con un sprint regale. Terza posizione per l’irlandese Sam Bennet, quarto Bonifazio e quinto Modolo. “Non è mai facile correre con i favori del pronostico – ha detto Viviani –. Sentivo addosso la responsabilità, ma abbiamo gestito bene e siamo soddisfatti”. Viviani si aggiudica anche la maglia ciclamino della classifica a punti.
LE PAGELLE DEL GIRO
Elia Viviani. Che soddisfazione per il velocista della Quick Step Floors! Escluso lo scorso anno dal Team Sky, ha impressionato non solo per lo sprint imperiale ma anche per la capacità di gestire praticamente da solo l’ultimo chilometro. Hanno provato a sorprenderlo, ma il veneto ha fatto pesare classe, talento, esperienza e rabbia. Ciliegina sulla torta, la maglia ciclamino. Una giornata memorabile. Voto 10
Tom Dumoulin. Si è completamente disinteressato dello sprint al traguardo volante che gli è costato la maglia rosa. Non sappiamo se è stato frutto di una precisa strategia, ma rinunciare a cuor leggero al simbolo del primato ci sembra incomprensibile. Voto 3
Alessandro De Marchi. Il portacolori della Bmc è stato il protagonista dell’azione che ha portato in rosa Rohan Dennis. Il ‘rosso di Buja’ ha impressionato con una ‘sparata’ tremenda che ha allungato il gruppo. Voto 9
Guillaime Boivin. Il canadese merita la maglia del combattivo di giornata. Prima in fuga con due compagni di avventura e poi da solo. Inesauribile. Voto 8
Rohan Dennis. La maglia rosa l’ha voluta con determinazione. Ha messo alla frusta la squadra per raggiungere l’obiettivo. Ha onorato la corsa a differenza di Dumoulin. Bravo. Voto 10
LA CLASSIFICA TOP TEN
- Rohan Dennis 4h03’21’’
- Tom Dumoulin a 1’’
- Victor Campenaerts a 3’’
- Josè Concalves a 13’
- Alex Dowsett a 17’’
- Bilbao Lopez a 19’’
- Simon Yates a 21’’
- Max Schachmann a 22’’
- Tony Martin a 28’’
- Domenico Pozzovivo a 28’’