MILANO – La riforma Cartabia sulla giustizia “a Roma si definirebbe una ‘romanella’, una sistemata di facciata che serve a nascondere le crepe. Su tutte le questioni fondamentali, di fatto, si è lavorato con compromessi al ribasso”. Lo ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, al Salone della Giustizia a Roma. “Fa così sulla prescrizione, perché io credo – ha aggiunto Meloni – che andasse reintrodotto come istituto di diritto sostanziale. In una democrazia liberale, i cittadini non vengono tenuti sotto processo sine die. Non penso che quella” trovata da Cartabia “fosse la soluzione attesa dagli italiani di buon senso. Anche sul tema dei criteri di priorità sui reati da perseguire rimane una discrezionalità eccessiva e anche questo credo che sia oggettivamente un problema. Poi non c’è la separazione delle carriere, perché consente una reale parità tra accusa e difesa”.
“Ci vuole una maggioranza coesa su questo per fare questo genere di riforme. C’è bisogno di un Governo che abbia visione comune, un fortissimo mandato popolare e numeri. Non si può fare mettendo insieme Forza Italia e M5S”, ha sottolineato Meloni.
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