ROMA (Loredana Lerose) – Dopo il giuramento, il governo Conte si è ufficialmente insediato e si prepara a recarsi alla Camera e al Senato per il voto di fiducia. La maggioranza c’è, garantita dalla Lega del neo-ministro all’Interno Matteo Salvini, dal M5S del neo-ministro al Lavoro Luigi Di Maio. Astensione per Fdi, il partito di Giorgia Meloni, e voto contrario per Pd e Fi che restano all’opposizione.
La fiducia
Lunedì Camera e Senato si riuniranno per dettare i tempi sulla fiducia al governo Conte. L’ipotesi più attendibile è che martedì tocchi al Senato, dove i giallo-verdi possono contare sui 58 senatori della Lega e i 109 del Movimento 5 stelle, 167 voti certi che significano 6 in più rispetto alla maggioranza assoluta. Mercoledì, invece, sarà la volta del voto di fiducia alla Camera dove il governo Conte può contare su 222 deputati grillini e 124 leghisti. Quindi 346 voti favorevoli, 30 in più rispetto alla maggioranza assoluta che è di 316.
L’astensione dei ‘fratellini d’Italia’
Fdi non darà la fiducia al governo Conte, la Meloni ha preferito la strada dell’astensione. “Sosterremo qualunque iniziativa del governo vada nella direzione di una nazione sovrana – dice – di nuovo in possesso del controllo delle sue frontiere, libera dal giogo fiscale e burocratico quando però arriveranno in aula provvedimenti figli della cultura declinista e assistenzialista del M5S, ci opporremo convintamente”.
Il no di Berlusconi
Silvio Berlusconi ha dettato la linea, nessun sostegno al governo giallo-verde. “Per quanto ci riguarda – spiega – saremo molto rigorosi nell’opporci al pauperismo, al giustizialismo. E ad ogni atto che metta in pericolo i conti pubblici, il ruolo internazionale del nostro Paese, il lavoro e il risparmio degli italiani, la nostra libertà”.
Democrat all’opposizione
L’ex segretario del Pd Matteo Renzi conferma la ferma opposizione al governo, non che abbia altra scelta: “Noi siamo un’altra cosa rispetto alla maggioranza che compone questo esecutivo. Radicalmente un’altra cosa. E mostreremo in Parlamento come si possa fare l’opposizione in modo civile”.