Governo, GayLib: sulle famiglie fa bene Salvini che prende le distanze da Fontana

“Fa bene il vicepremier e segretario leghista, Matteo Salvini a prendere le distanze dalle frasi gravemente discriminatorie oltre che fuori dalla storia del ministro della Famiglia, Fontana.

Foto Fabrizio Corradetti/LaPresse in foto Lorenzo Fontana

Milano, 2 giu. (LaPresse) – “Fa bene il vicepremier e segretario leghista, Matteo Salvini a prendere le distanze dalle frasi gravemente discriminatorie, Fontana. Cogliamo anzi l’occasione per chiedere al ministro di convocare presto al Viminale una riunione con i rappresentanti dell’Oscad e il mondo delle associazioni lgbt per incontrarci con lui. Vogliamo la possibilità di conoscerci davvero e fare il punto sulle politiche che il Governo Conte vorrà attuare. Ciò per quanto riguarda la materia di prevenzione e repressione delle discriminazioni sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere”.

Con queste parole il segretario nazionale di GayLib, Daniele Priori interviene nel dibattito nato dopo l’intervista del ministro Fontana al Corriere della Sera.

Aggiunge poi

“Il nuovo governo deve fare molta attenzione a non fare scivoloni sui diritti civili delle coppie gay e lesbiche”. Aggiunge il presidente e fondatore di GayLib, Enrico Oliari. “Siamo già arrivati una volta alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. Dopo che con la sentenza che porta il mio nome ha condannato l’Italia appena tre anni fa. È chiaro che di fronte a ulteriori violazioni si arriverebbe a nuove condanne. Queste sottolineerebbero quello che in realtà le associazioni lgbt continuano a sostenere da sempre: la pur ottima legge Cirinnà sulle unioni civili tra persone dello stesso sesso manca di una reale e definitiva parificazione in termini legislativi. Questa è una lacuna dentro cui rigurgiti di omofobia trovano un apparentemente facile appiglio. Crediamo perciò – prosegue Oliari – che all’inizio di una legislatura guidata da quello comunemente definito il governo del cambiamento si debba tentare la strada di un ulteriore dialogo. Dialogo peraltro ben avviato, tra comunità gay-lesbica e trans e istituzioni per poter contribuire, anche sul fronte delle conquiste civili, al cambiamento e non cedere a strane e antistoriche tentazioni retrograde”.

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