ROMA (LaPresse) – Gianni Cuperlo, nominato nella segreteria del Pd responsabile “alleanze”, in una intervista a Il Fatto tocca lo scottante tema del dialogo coi 5 stelle. “È stato un errore tifare perché un movimento carico di ambiguità ma che ha anche raccolto voti da sinistra si saldasse alla destra peggiore. La logica di chi urlando ‘al lupo’ ha fatto di tutto per aprirgli la gabbia è la cosa meno comprensibile di questi mesi. E non perché l’indomani dovessimo fare un governo con Di Maio. Ma perché la sinistra ha sempre cercato di rompere la saldatura dell’altro campo”
La condanna di Cuperlo al M5S
“Non so quale sarà l’evoluzione del M5s. Nel primo tratto la Lega ne ha divorato l’immagine rovesciando i rapporti di forza. Vedo l’anima di destra anche nel partito di Grillo ma lì vivono contraddizioni profonde. Compito di una opposizione intelligente è farle emergere”. Queste le parole del responsabile alleanze nella segreteria Pd.
Una democrazia confusa
Spiega poi che il governo “su migranti, flat tax, o il pan-penalismo del contratto il governo, ha un impianto di destra. Detto ciò la Lega interpreta un nazionalismo bellicoso che fonde temi sociali con l’estremismo reazionario. Qui c’è lo scarto con la destra degli anni ’90. Nel rovesciare lo schema fondato sulla miscela di economia liberista e valori progressisti. La conseguenza è che l’attacco in Europa non è ai tecnocrati ma ai pilastri delle democrazie liberali. Poi ci sono i 5 stelle che incarnano una confusa democrazia della rete segnata dal ruolo opaco della Casaleggio associati”.