Irpef, Fassina all’attacco: “Serve ridurla ai redditi bassi e medi”

Il deputato: "Come simulato oggi da Il Sole 24 ore, anche con due aliquote determinerebbe nessun miglioramento fino a 40mila euro di reddito annuo e decine di migliaia di euro di maggior reddito disponibile sopra i 100mila euro"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

ROMA (LaPresse) – Irpef, Stefano Fassina all’attacco: “Serve ridurla ai redditi bassi e medi”. La flat tax, divenuta nel “Contratto” di Governo M5S-Lega dual tax, viene rinviata. Bene. È una misura molto regressiva. Come simulato oggi da Il Sole 24 ore, anche con due aliquote determinerebbe nessun miglioramento fino a 40.000 euro di reddito annuo e decine di migliaia di euro di maggior reddito disponibile sopra i 100.000 euro.

Parla il professor Bagnai

Stupiscono, invece, le parole del professor Bagnai:”privilegiare le imprese sulle famiglie e ridurre l’Ires già al 24% vuol dire sostenere la rotta mercantilista dominante nell’eurozona”. Avevamo capito che avrebbero invece privilegiato, finalmente, il sostegno alla domanda interna per dare ossigeno a artigiani, commercianti, micro-imprese. Quindi riduzione IRPEF per i redditi medio bassi e finanziamento in deficit di investimenti pubblici. Così, il governo M5S-Lega comincia male anche sul terreno della politica economica.

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