Abete candidato alla presidenza della Figc: “Rappresento il vecchio? Conta il voto dal basso”

"Altri hanno una cultura elitaria, abituati ad avere nomine e a fare le nomine. C'è chi vorrebbe farsi le formazioni a tavolino ma la formazione della Figc la decidono gli elettori"

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

MILANO (LaPresse) – Abete parla della sua candidatura alla presidenza della Figc. “Il sarei il vecchio? E’ una constatazione legittima. Sono stato presidente della Figc dal 2007 al 2014 ma sono gli elettori che decidono. Non ho mai portato avanti una logica di elite ma di consenso dal basso e me ne vanto”. Lo ha detto ai microfoni de ‘La Politica nel Pallone’ su Gr Parlamento.

Le dichiarazioni di Abete

“Altri hanno una cultura elitaria, abituati ad avere nomine e a fare le nomine. C’è chi vorrebbe farsi le formazioni a tavolino ma la formazione della Figc la decidono gli elettori”, ha aggiunto Abete. “In passato si sono candidati alle elezioni federali Albertini, Abodi, Gravina e Sibilia. Una pluralità di personalità di qualità del mondo del calcio, ma chi decide è il voto dal basso a scrutinio segreto e gli elettori voteranno secondo coscienza. A seconda dei candidati che si presenteranno”, ha proseguito.

La logica dell’élite non funziona più

“Come dimostrato dalle ultime elezioni politiche, la logica delle elite non funziona più. Non basta pensare di avere una marcia in più per avere una legittimazione. La legittimazione arriva dal basso”, ha concluso Abete.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome