ROMA – Non passa giorno senza che il leader della Lega, Matteo Salvini, perda l’occasione per criticare la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese. I fatti di cronaca che hanno come protagonisti gli immigrati, l’ultimo a Rimini dove un richiedente asilo ha accoltellato alcune persone tra le quali un bambino, fanno ogni volta da sponda al segretario del Carroccio per accusare la titolare del Viminale di “inadeguatezza”.
Lamorgese, con l’aplomb che la contraddistingue, dalle pagine del ‘Corriere della Sera’ ha fatto notare che “quando gli attacchi partono da chi sostiene il governo, diventando martellanti e personali, finiscono per danneggiare l’immagine dell’amministrazione e dell’intero esecutivo, in un momento molto delicato per il Paese nel quale occorrerebbe più coesione”. Parole importanti. Che però non hanno minimamente scalfito l’atteggiamento di Salvini che oggi, in Abruzzo per la campagna elettorale, è tornato inesorabilmente ad attaccare la ministra: “Tra rave, sbarchi senza sosta e clandestini violenti è spaventoso che l’unica preoccupazione del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, siano le critiche della Lega: se non può, non sa o non vuole fare il suo lavoro, lo lasci fare a qualcun altro”.
Mercoledì, intanto, la ministra riferirà in aula sul rave party di Viterbo, altro fatto di cronaca che le ha attirato contro critiche feroci da parte di Lega e Fratelli d’Italia che la incalzano chiedendone le dimissioni. Di oggi la dichiarazione del deputato sardo di FdI, Salvatore Deidda, di voler presentare “l’ennesima interrogazione per capire cosa intende fare il Governo con il ministro Lamorgese, sino ad ora non pervenuta. Il far finta di non vedere o che tutto vada bene non risolve i problemi”, ha dichiarato Deidda, riferendosi in particolare agli episodi criminosi ad opera di algerini sbarcati sulle coste della Sardegna.
Sul piede di guerra anche i senatori della Lega componenti della Commissione Giustizia che sottolineano come sia “assurdo che, nelle ore in cui a Rimini un presunto richiedente asilo accoltellava cinque persone tra cui un bambino, Lamorgese fosse intenta a farsi intervistare attaccando la Lega. Non è in alcun modo concepibile che un ministro dell’Interno dia priorità alle polemiche politiche invece di interessarsi della sicurezza nel Paese. Un altro episodio grave che conferma il fallimento non solo l’inadeguatezza di Lamorgese ma anche il fallimento dell’accoglienza senza regole, che solo Matteo Salvini era riuscito a fermare”.
E sulla possibilità di un faccia a faccia con il leader della Lega, Lamorgese replica: “Da tempo ho manifestato al presidente Draghi, che ringrazio per il suo autorevole sostegno, la mia disponibilità all’incontro. Non mi sottrarrò certo al confronto, anzi ascolterò con interesse le eventuali proposte che il senatore Salvini saprà indicare su un tema molto complesso qual è l’immigrazione.(LaPresse)