ROMA – Il neo ministro dell’Economia rassicura tutti. Cittadini, mercati, Ue e banche. L’Italia non uscirà dall’euro; Giovanni Tria torna su uno dei temi più caldi di questi mesi, che hanno tenuto banco anche dopo la formazione del governo Conte. Il nuovo inquilino di via XX Settembre ribadisce la posizione dell’esecutivo giallo-verde: nessuna intenzione di mettere in discussione la presenza o meno del Paese nell’unità monetaria.
Tria: per l’Italia niente uscita dall’euro
In una lunga intervista al Corriere della Sera, le parole di Tria: “Il governo è determinato a impedire in ogni modo che si materializzino le condizioni di mercato che spingano all’uscita. Non è solo che non vogliamo uscire. Agiremo in modo tale che non si avvicinino condizioni che possano mettere in discussione la nostra presenza nell’euro”. Posizione chiara e anche abbastanza netta. Utile a spegnare le polemiche e le strumentalizzazioni di questi mesi convulsi. Ma non solo. Anche a ‘calmare’ i mercati ed evitare ulteriori speculazioni sulla base di inesistenti voci di corridoio o attacchi campati in aria. Sono parole, infine, che dovrebbero portare serenità negli ambienti europei e affrontare altre questioni con più incisività.
Riduzione del rapporto tra debito-Pil e investimenti pubblici
Dalle colonne del Corsera, Tria ha spiegato che il governo intende imboccare la strada che porta alla riduzione del rapporto tra prodotto interno lordo e debito pubblico. E ha poi specificato che i conti pubblici che il governo presenterà nella nota aggiuntiva del Def di settembre, “saranno del tutto coerenti con questo obiettivo“. Infine, un forte riferimento agli investimenti pubblici. Secondo il ministro, e per entrambe le forze che compongono la maggioranza in Parlamento, sono “un volano per la crescita di medio e lungo periodo”. Tria ha preannunciato una forte azione sul fronte investimenti, rassicurando su coperture e risorse: “Non è determinante la disponibilità di risorse finanziarie aggiuntive”.