Governo, ok alla Manovra: addio al Reddito nel 2024

Foto Mauro Scrobogna / LaPresse 26-10-2022 Roma (Italia) Politica - Senato, Voto di Fiducia al Governo Meloni Nella foto: Matteo Salvini, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, Antonio Tajani durante i lavori in Senato sulla richiesta di fiducia del suo Governo

ROMA – Il Governo approva il testo della manovra da 35 miliardi in Consiglio dei Ministri, nonostante i tempi risicati dovuti alle elezioni dello scorso mese di settembre e le scarse risorse economiche disponibili. Uno sforzo non indifferente che, almeno come prima fase, ha cercato di dare un supporto alle famiglie piegate in due d caro energia a cuo è stato destinato l’80% del totale ammontare.

Tra i commenti quelli di Forza Italia al Senato Licia Ronzulli e di Alessandro Cattaneo alla Camera: “La legge di bilancio – hanno osservato – era in gran parte obbligata: è necessario dare un sostegno deciso e concreto alle famiglie e alle aziende in difficoltà per il caro energia. Tanti i provvedimenti, vediamoli

Taglio del cuneo fiscale

Era uno dei punti su cui il governo aveva fondato anche la campagna elettorale. Si tratta di un “vantaggio netto che varia dai 24 ai 45 euro netti a mese, per 13 mensilità di stipendio, per i redditi compresi tra i 15 mila e i 30 mila euro, a favore dei lavoratori.

Caro energia

La guerra ha anche aggravato il costo delle bollette. Le misure previste per arginare il caro-energia saranno un insieme di interventi: “dal potenziamento del bonus sociale ai crediti di imposta rafforzati per le piccole e medie imprese con innalzamento dal 30 al 35%”.

Pensioni

E’ stato un argomento duro da mandare giù con i partiti della maggioranza che hanno presentato diverse proposte: Forza Italia aveva chiesto l’aumento delle pensioni minime da 523 a circa 600 euro; La Lega di Matteo Salvini la cosiddetta “Quota 103”, grazie al quale “si potrà andare in pensione con 62 anni d’età e 41 di contributi versati” almeno a tutto il prossimo anno. Cambia anche ‘opzione donna’, ovvero “il calcolo che consente alle lavoratrici, con almeno 35 anni di contributi, di ottenere un trattamento pensionistico con requisiti notevolmente ridotti”. La novità riguarda il numero dei figli: “si esce a 58 anni con due o più figli, a 59 se si ha un solo figlio e a 60 chi non ne ha”.

Flat tax

Ok anche alla Flat tax, cavallo di battaglia della Lega con aliquota del 15% con estensione fino ai redditi pari a 85 mila euro, per le partite Iva. Introdotta anche una flat tax incrementale il 15% da applicarsi “sull’incremento rispetto al maggiore dei redditi dichiarati nei tre anni precedenti”. In arrivo anche un sostegno per quelle famiglie che hanno il primo figlio.

Reddito di cittadinanza

Scomparirà dal primo gennaio del 2024 sostituito da una riforma più valida in quanto “serve un cambiamento a 360 gradi”. Abolirla già dal prossimo anno sarebbe stato complicato. Meglio una soluzione più graduale. Una soluzione proposta dalla ministra del Lavoro, Maria Elvira Calderone, con “un anno cuscinetto (fino al 31 dicembre 2023), in cui inserire i lavoratori occupabili nel mondo del lavoro (circa 650 mila degli attuali percettori del Reddito). Alla fine si è convenuto sulla riduzione a otto mesi con il beneficio “che si perderà già al primo rifiuto, anche di un impiego per pochi giorni”.

Iva e Social card

Per quanto concerne l’applicazione dell’Iva, previsto un calo “al 5% sui prodotti di prima necessità per l’infanzia, come i pannolini e assorbenti, mentre viene abolita la cancellazione dell’imposta “sul valore aggiunto per pane, pasta e latte”. Inoltre è prevista l’estensione “a chi ha un reddito inferiore a una soglia attorno ai 20 mila euro, della Social card necessaria per gli acquisti per beni di prima necessità oggi valida solo per over 65 e bimbi sotto i tre anni con particolari requisiti (titolari i genitori). Sarebbe “cumulabile con la pensione minima e distribuita dai Comuni”.

Benzina

Già dal prossimo primo dicembre lo sconto sulla benzina e il gasolio passa da “0.25 per litro a 0.15 mentre per il gpl da 0.085 per kg a 0.051”, escluso l’autotrasporto. Previsti 200 milioni per le Marche per il 2022 più ulteriori 200 milioni nel ddl di bilancio. Per il trasporto pubblico locale ci sono 200 mln nel 2022; 150 nel 2023; 100 nel 2024. 

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