MILANO – Il ministro del lavoro Andrea Orlando, in un’intervista a Repubblica, spiega perchè si è opposto al condono fiscale così come lo avrebbero voluto la Lega e il M5S. “Da una parte – dice Orlando – c’è la nostra storica contrarietà a misure di condono, come lo ha definito il presidente Draghi. Ma c’è anche una questione di opportunità: di fronte ai limiti dati dallo scostamento di bilancio bisognerebbe usare i soldi per aiutare chi ha subìto danni dal Covid – penso alle imprese che avranno dei ristori tutto sommato al di sotto del necessario – piuttosto che chi ha aperto un contenzioso dieci anni fa”.
Non stupisce Orlando nemmeno l’opposizione del M5S “perchè – dice – so che si tratta di una loro posizione storica, ma quest’ alleanza deve favorire un’evoluzione, in parte già avvenuta, e in quest’evoluzione mi auguro si possa convergere su un punto: un conto è il fisco amico, un altro è indebolire la fedeltà fiscale”.
(LaPresse)