MILANO – Il timore che il M5S possa impattare sulla tenuta del governo porrà al Pd di Enrico Letta la scelta di cosa fare con la sola alternativa di “allearsi con noi riformisti filo Draghi: siamo pronti a sostenerlo se rinuncerà alla sudditanza nei confronti dei pentastellati, se rinuncerà alla folle idea di trasformare il Pd nella sesta stella di Conte”. Così il leader di Italia Viva ed ex segretario dem Matteo Renzi in un’intervista a La Nazione.
“Se Conte decide di essere contro la linea di Draghi, non c’è sondaggio che tenga, siamo di fronte a una rottura strutturale”, ribadisce Renzi che spera “ancora che il Pd la smetta con questa sudditanza culturale nei confronti dei 5 Stelle. Inaccettabile”.
Per l’ex dem “tutto ci dice che l’alleanza coi 5 Stelle non potrà durare a lungo. Dopo la vittoria a Siena (di Letta ndr) il Pd tornerà sui suoi passi. Non può continuare ad appoggiare una forza ostile al governo Draghi. Non può permetterselo. L’alleanza giallorossa aveva senso ai tempi del secondo governo Conte, portava nel Pd il marchio di Zingaretti. Era un’operazione che non ha speranze né prospettive nel Paese di oggi. Con Draghi che sta salvando il Paese bisogna che i Democratici decidano con chi schierarsi”.
(LaPresse)