Il Coordinamento FREE ha espresso profonda preoccupazione per la decisione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) di ridurre drasticamente la dotazione finanziaria per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER). I fondi del PNRR destinati a questa misura sono stati tagliati da 2,2 miliardi a soli 795 milioni di euro, come annunciato in un recente comunicato ministeriale.
Questa scelta è stata assunta a ridosso della scadenza di un importante bando, rappresentando un segnale di scarsa affidabilità istituzionale. La decisione ha generato forte incertezza e ha colpito duramente migliaia di cittadini, famiglie, piccole e medie imprese e amministrazioni locali che avevano pianificato investimenti, avviato iter autorizzativi e sostenuto costi per la progettazione.
La misura PNRR sulle CER era stata inizialmente indirizzata ai Comuni con meno di 5.000 abitanti, prevedendo un contributo a fondo perduto pari al 40% dell’investimento. In seguito, per stimolare la partecipazione, il Ministero aveva correttamente esteso la platea anche ai Comuni fino a 50.000 abitanti, confermando la scadenza per la presentazione delle domande.
L’associazione FREE ha evidenziato come la valutazione delle domande da parte del Ministero sia stata carente. A pochi giorni dalla comunicazione del taglio, il contatore del GSE (Gestore Servizi Energetici) indicava già richieste per 1.160,7 milioni di euro. Con i fondi ridotti a 795 milioni, si è quindi creato un buco di quasi 400 milioni di euro, lasciando molti progetti privi di copertura.
Il Coordinamento ha inoltre definito inopportuna e fuorviante la narrazione ministeriale, secondo cui gli obiettivi di potenza da incentivare sarebbero stati raggiunti. L’associazione ha chiarito che gli obiettivi di potenza erano indicativi, mentre la dotazione finanziaria di 2,2 miliardi era un dato certo su cui i proponenti hanno fatto affidamento.
Questa operazione rischia di compromettere seriamente la credibilità delle politiche pubbliche a sostegno delle fonti rinnovabili e della partecipazione dei cittadini. Per queste ragioni, FREE ha chiesto con forza al Governo di trovare una nuova copertura finanziaria, anche utilizzando fondi diversi da quelli del PNRR.
L’obiettivo è consentire la realizzazione di tutti i progetti presentati entro i termini, rispettando il limite di spesa originario. Il Paese ha bisogno di certezze: le Comunità Energetiche sono un pilastro per la transizione ecologica e non possono essere penalizzate da decisioni che mettono a rischio investimenti e fiducia.



















