CASERTA – L’indice di gradimento dei sindaci non premia Carlo Marino. Il primo cittadino del capoluogo, che si appresta a correre per il bis non pare soddisfare l’elettorato. E’ quanto evidenziato dal ‘Governance Poll 2021’ pubblicato da Il Sole 24 Ore e che evidenzia lo scarto tra l’attuale gradimento e quello ricevuto al momento dell’elezione a sindaco della città capoluogo. Su 105 comuni capoluogo di provincia, Carlo Marino si è classificato al 70esimo posto insieme ad altri dieci colleghi. La percentuale di gradimento riscontrata nei confronti dell’attuale sindaco della città della Reggia, infatti, si è attestata al 50%, di molto inferiore alla percentuale raggiunta al momento della vittoria elettorale, quando Marino si impose con il 62,7%. Ciò vuol dire che in questi cinque anni Marino ha perso addirittura il 12,7% di gradimento.
Agli intervistati è stata posta una semplice domanda: “Le chiedo un giudizio complessivo sull’operato del sindaco. Se domani ci fossero le elezioni comunali, lei voterebbe a favore o contro l’attuale sindaco?”. La metà degli intervistati casertani ha risposto “no”. Invece cinque anni fa quasi due su tre avrebbero risposto “sì”. Non si può però pensare che questo calo del gradimento sia solo figlio della competizione elettorale alle porte. Infatti un conto è chiedere chi si preferisce tra i vari candidati alla fascia tricolore; altro discorso è quello fatto da ‘Noto Sondaggi’ per Il Sole 24 Ore in cui si chiede in maniera molto più semplice e diretta se il lavoro svolto dal sindaco in carica è di proprio gradimento.
E qui probabilmente dovrebbe preoccuparsi di più Carlo Marino. La metà degli intervistati non è soddisfatta di quanto fatto in questi cinque anni e la percentuale rischia di abbassarsi, e non di poco, quando nel segreto delle urne il suo nome sarà affiancato a quello degli altri candidati alla guida della città perché il ‘nuovo’ affascina sicuramente.
Insomma, la partita per l’elezione del nuovo sindaco di Caserta si preannuncia quanto mai aperta.
In testa alla graduatoria c’è Bari, con Antonio Decaro (65%), che è anche presidente nazionale dell’Anci. Un risultato in linea con quello elettorale, visto che Decaro ha ottenuto il 66,3% delle preferenze. Alle sue spalle Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, con il 62% (ha ottenuto il 54,1% alle urne); Giorgio Gori, primo cittadino di Bergamo, con il 61% (ha vinto le elezioni comunali col 55,3%); sul gradino più basso del podio anche Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, con il 61% (ha vinto le elezioni comunali con il 59,3%), mentre al quinto posto si piazza Pierluigi Peracchini, primo cittadino di La Spezia, con il 60% (la stessa percentuale con cui è stato premiato dai propri cittadini). In coda Salvo Pogliese, sindaco di Catania, con il 30% (eletto con il 52,3%); Luigi De Magistris, primo cittadino di Napoli, con il 35% (alle urne aveva rimediato il 66,9%); e con il 39% il sindaco di Palermo Leoluca Orlando (alle elezioni ha preso il 46,3%) e il primo cittadino di Taranto Rinaldo Melucci (eletto col 50,9%).
Tornando a Caserta, spesso poi si dice che l’erba del vicino è sempre più verde. E in questo caso è assolutamente vero. Perché se una metropoli come Napoli deve fare i conti con un sindaco come De Magistris che, alla fine del suo secondo mandato, ha lasciato una città in ginocchio, la vicina Benevento invece è ampiamente soddisfatta di ciò che sta facendo il sindaco Clemente Mastella, visto che l’ex ministro si trova al sesto posto della classifica con un più che lusinghiero 59,5% e se la cava anche Vincenzo Napoli, primo cittadino di Salerno, che riceve un solido 57,5%. Sia Mastella sia Napoli sono, come Marino, in piena campagna elettorale eppure il loro risultato, in termini di gradimento, è ben diverso da quello raggiunto dal sindaco di Caserta.
Nel prossimo mese di ottobre toccherà ai cittadini del capoluogo giudicare in maniera definitiva se Marino merita altri cinque anni di fiducia.
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