GROSSETO – Un agguato per un regolamento di conti negli ambienti dello spaccio di droga: è questa la pista principale seguita dai carabinieri che indagano sulla sparatoria avvenuta nella notte nelle campagne di Gavorrano (Grosseto).
Il bilancio è di un morto e un ferito grave
L’identità della vittima, che non aveva documenti, è stata appurata con certezza dagli investigatori solo dopo alcune ore: si tratta di un marocchino di 25 anni, irregolare in Italia. Il ferito è un ragazzo di soli 18 anni, anch’egli di nazionalità marocchina ma con regolare permesso di soggiorno. Entrambi risultano avere precedenti per reati collegati alla droga, particolare che ha di fatto messo i carabinieri sulla pista degli ambienti dello spaccio di stupefacenti.
L’allarme è scattato verso l’una di notte
Il 18enne è arrivato al punto di primo soccorso di Follonica (Grosseto) con una ferita d’arma da fuoco all’addome. Non è chiaro chi lo abbia accompagnato a Follonica, forse una donna in auto. Il ragazzo, prima di essere trasferito in elisoccorso a Siena, dove è stato sottoposto a un intervento chirurgico, ha raccontato che c’era stato un omicidio e avrebbe indicato il luogo della sparatoria.
All’alba i carabinieri e il sostituto procuratore Anna Pensabene, che coordina le indagini, sono arrivati nel posto descritto dal 18enne: un campo all’interno della zona mineraria dismessa dei bacini di San Giovanni, non lontano dalla frazione di Filare, nel comune di Gavorrano. Lì, vicino a uno dei consueti bivacchi allestiti dagli spacciatori di droga, che nel Grossetano e nel Senese usano come nascondigli anche boschi, pinete e macchia mediterranea, da cui escono per incontrare gli acquirenti di stupefacenti, hanno rinvenuto il corpo del 35enne.
Tre i colpi di pistola che, secondo quanto emerso, sarebbero stati esplosi, e due hanno raggiunto i giovani marocchini che erano disarmati. Inoltre, i colpi sarebbero stati esplosi da distanza ravvicinata. La salma del 25enne è stata rimossa e portata all’obitorio di Grosseto a disposizione dell’autorità giudiziaria.
In corso di accertamento i rapporti tra l’uomo rimasto ucciso e il ferito
E’ iniziata la caccia all’autore o agli autori dell’agguato: gli inquirenti hanno parlato di ignoti, lasciando così intendere che l’agguato potrebbe essere stato opera di più di una persona. I carabinieri del nucleo investigativo di Grosseto e della compagnia di Follonica hanno allestito posti di blocco nella provincia maremmana.
Sull’accaduto, intanto, è intervenuto anche il sindaco di Gavorrano Andrea Biondi, che si è detto sconcertato. “Non ero a conoscenza di segnalazioni che possono far pensare a una zona di traffici illeciti”, ha poi aggiunto Biondi che ha concluso esprimendo fiducia “negli inquirenti che sapranno agire nel dovuto modo”.