MILANO – Erano già imballati e pronti per essere immessi sul mercato i 2,6 milioni di giocattoli, potenzialmente pericolosi, sequestrati, nel corso di un’operazione, dalla Guardia di Finanza di Torino.
I Finanzieri della Compagnia di Susa, che hanno effettuato l’ingente sequestro, hanno rinvenuto il materiale in due grossi depositi. Gestiti da due imprenditori di origine cinese, importatori e distributori, per la Lombardia ed il Piemonte, dei giocattoli.
Certificazioni di conformità qualitative e composizione dei giocattoli: tutto rigorosamente falso. Così come è dubbia anche la provenienza dei giocattoli visto che non hanno rinvenuto alcuna indicazione certa circa l’origine.
Tra gli articoli sequestrati, migliaia di braccialetti e brillantini potenzialmente tossici e nocivi in quanto sprovvisti di una qualsivoglia indicazioni circa la loro composizione. Il tutto con evidenti e gravi rischi per la salute dei piccoli consumatori. Visto che questi prodotti vengono utilizzati, direttamente a contatto con la pelle, da soggetti minori di età.
L’operazione dei Finanzieri ha visto coinvolti, come detto, due imprenditori sessantenni, di origine cinese. Titolari delle aziende, ubicate in Lombardia, a Monza e Sesto San Giovanni e a Beinasco nel torinese. Che si occupavano dell’importazione e della successiva distribuzione dei prodotti illegali.
Oltre 2,6 milioni i giocattoli sequestrati per un valore di mercato di circa 4 milioni di euro.
(LaPresse)