ROMA – Per quanto riguarda il settore degli appalti, “il valore delle procedure contrattuali risultate irregolari a seguito di mirati controlli basati su analisi di rischio, è stato pari a oltre5 miliardi di euro: di questi ultimi, circa 632 milioni di euro sono appalti riferiti alla spesa sanitaria”. E’ quanto riporta la Guardia di finanza nella relazione in riferimento alle attività del 2020.
Secondo i dati diffusi dalla Guardia di finanza, le frodi scoperte nel 2020 in danno del bilancio nazionale e comunitario sono state pari a oltre 273 milioni di euro, mentre si attestano su circa 211 milioni quelle nel settore della spesa previdenziale, assistenziale e sanitaria, con un numero di soggetti denunciati complessivamente pari a 9.169.
Nel corso del 2020 la Guardia di finanza ha eseguito un milione e 340mila controlli per assicurare il rispetto delle misure di contenimento della pandemia, nonché 800 mila interventi ispettivi e 47.560 indagini per contrastare le infiltrazioni della criminalità economica e organizzata nel tessuto economico e sociale.
In particolare, sono stati scoperti 3.546 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti all’Amministrazione finanziaria (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico) e 19.209 lavoratori in “nero” o irregolari. Sono state eseguite, inoltre 9.833 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di 10.264 soggetti, di cui 308 arrestati, per aver commesso 7.303 reati fiscali.
(LaPresse)