Covid, Lula: “500mila morti in Brasile per una malattia che ha un vaccino, è un genocidio”

L'accusa dell'ex presidente

Former Brazilian president Luiz Inacio Lula da Silva gestures during an interview with AFP at Lula's Institute in Sao Paulo, Brazil, on March 1, 2018. / AFP PHOTO / NELSON ALMEIDA

MILANO – L’ex presidente brasiliano Lula si scaglia contro Bolsonaro dopo che il Paese ha superato mezzo milione di morti per Covid. “500.000 morti per una malattia che ha già un vaccino, in un Paese che è già stato un riferimento mondiale nella vaccinazione. Questa cosa ha un nome ed è genocidio”, scrive Lula sui social che esprime la sua “solidarietà al popolo brasiliano”.

“Tutti i Paesi hanno avuto i lockdown, solo il Brasile no. Perché noi abbiamo un presidente genocida, che non vuole l’uso di mascherine, non vuole l’isolamento sociale. Lui stesso non usa le mascherine, provoca, dice che la pandemia è una piccola influenza. Il nostro governo ha perso un’opportunità di comprare fino a 700 milioni di vaccini con l’Oms, e oggi i vaccini mancano”. Così l’ex presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, intervistato a Tg2 Post sulla situazione della pandemia in Brasile.

(LaPresse)

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