Santa Maria Capua Vetere (Anastasia Leonardo) – Ci sarebbe una guerra senza esclusione di colpi per la gestione dello spaccio in città dietro gli spari che domenica sera hanno terrorizzato il Rione Iacp. Per quei fatti è stato arrestato il trentanovenne Vincenzo Santone (nella foto) che, stando alla tesi della Procura, nelle scorse ore avrebbe esploso con una pistola almeno un colpo di arma da fuoco dal balcone della sua casa situata nel lotto O delle palazzine di via Giotto. Dopo aver premuto il grilletto, Santone si sarebbe barricato nell’abitazione contigua alla sua, mettendo in fuga la donna che la occupava. Alla vista degli agenti del commissariato di polizia di S. Maria C.V., intervenuti, avrebbe tentato di far scoppiare una bombola di gas dandole fuoco, ma senza riuscirci. Dopo aver deposto la semiautomatica, avrebbe impugnato un coltello cercando di farsi largo tra gli agenti pronti a braccarlo. Brandendo la lama, è riuscito a scendere dal palazzo dove ha trovato altri poliziotti che, con non poca difficoltà, lo hanno bloccato. E’ stato sottoposto anche ad un trattamento sanitario obbligatorio ed al momento è piantonato in ospedale (al Moscati di Aversa). Risponde di detenzione illecita di arma clandestina con relativo munizionamento, resistenza a pubblico ufficiale, violazione di domicilio, e incendio doloso. L’indagine per far luce sul perché dell’azione violenta intrapresa da Santone è ancora in corso.
Gli investigatori non escludono che potesse essere legato al mondo della droga. Nei mesi scorsi, il bar Santone aveva in gestione a pochi passi dalla gelateria Paletta d’oro, Le Bistrot 2.0, venne incendiato. Il gazebo del locale venne dato alle fiamme da ignoti. Lo scorso 8 marzo, proprio nell’edificio dove abita Santone, la Squadra Mobile di Caserta ha trovato sopra al tetto della casa dove vive M.T., ritenuto vicinissimo proprio a Santone, pistole, proiettili e giubbotti antiproiettile, e nel vano ascensore del palazzo anche della droga
Questi episodi e gli altri raid di piombo, con risse annesse, verificatisi negli ultimi mesi a S. Maria Capua Vetere, potrebbero essere legati, sostengono gli investigatori, al mercato della droga, in particolare allo scontro, tuttora in corso, tra due bande che si contendono la gestione delle principali piazze di spaccio della città del Foro. Sotto questa luce, al dinamica di quanto accaduto domenica alle palazzine, risulta molto diversa dalla primissima lettura. Perchè Santone ha sparato in aria dal suo balcone? Ha visto qualcuno giù e voleva spaventarlo? Voleva affermare la sua presenza nel quartiere? Ha risposto alla provocazione di qualcuno? Le indagini, che proseguono serrate, daranno le risposte a questi interrogativi.
Al momento, una cosa è certa: in città c’è una guerra per il controllo della droga.
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