Guerra in Ucraina: distrutto deposito di petrolio a Dubno. Sale a 139 il numero di bambini uccisi

Non si arresta il conflitto. Raccapricciante il numero di bimbi uccisi finora

Guerra Ucraina-Russia (AP Photo/Efrem Lukatsky)

ROMA – “E’ andato totalmente distrutto il deposito di petrolio a Dubno causa il bombardamento di ieri nell’Oblast di Rivne, nel nord-ovest dell’Ucraina. La nota a firma del  governatore dell’Oblast di Rivne Vitaliy Kova ha precisato inoltre che non sono state segnalate vittime

I bambini uccisi

Tragico il bilancio di bambini rimasti uccisi dall’inizio della guerra tra Russia e Ucraina: ben 139. Intanto dal Ministero della Difesa britannico fanno saper che “i russi cercano di accerchiare le forze ucraine cercano di accerchiare quelle ucraine davanti alle regioni separatiste nell’est del Paese”. E che inoltre “i soldati russi stanno avanzando da Kharkiv a nord e da Mariupol a sud” ma “il campo di battaglia nell’Ucraina settentrionale rimane in gran parte statico con i contrattacchi ucraini locali che ostacolano i tentativi russi di riorganizzare le loro forze”.

Il referendum

Si vocifera da più parti che nella città di Lugansk nell’est dell’Ucraina da poco riconosciuta dal Cremlino Repubblica indipendente si potrebbe dare il via al referendum di una possibile annessione alla Russia. A rendere nota la notizia il leader Leonid Pasechnik, il leader dell’autoproclamata Repubblica di Lugansk.

No a cambio regime

Lo ha spiegato il segretario di Stato Antony Blinken, dopo che il presidente americano, Joe Biden ha sottolineato che “Vladimir Putin non può rimanere al potere”. E ha poi aggiunto: “Come sapete, e come ci avete sentito dire ripetutamente, non abbiamo una strategia di cambio di regime in Russia – o altrove, se è per questo”.

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