I 50 anni di Michael Schumacher, una mostra e un’app per rivivere la leggenda

Il museo Ferrari di Maranello ha organizzato un evento per giovedì prossimo, giorno del compleanno del pilota

/ AFP PHOTO / MICHAEL GOTTSCHALK

MILANO – Leggenda assoluta della Formula 1, Michael Schumacher è da cinque anni immobilizzato a letto dopo l’incidente sugli sci del 29 dicembre 2013 a Meribel, in Francia. Il sette volte campione del Mondo festeggerà i suoi 50 anni il 3 gennaio. E la sua salute, precaria, rimane un segreto attentamente custodito dai suoi parenti.

Michael Schumacher, leggenda della F1

La famiglia non ha mai voluto parlare di questo argomento. Ma, secondo il parere di noti neurologi, il pilota tedesco, tecnicamente fuori dal coma, vive ancora in uno stato vegetativo. All’inizio di dicembre, Jean Todt, presidente della Federazione automobilistica internazionale (FIA) ed ex boss di Schumacher in Ferrari, ha rivelato al giornale tedesco Bild di aver trascorso del tempo con il suo ex pilota in Svizzera, a Gland, nel fine settimana del Gran Premio del Brasile.

Le condizioni di salute

Per il tabloid, l’incontro è inevitabilmente diventato: “Todt e Schumacher hanno visto insieme il GP del Brasile”, cosa che non è stata smentito dalla FIA. Ma lo stato di salute di ‘Schumi’, il fatto se sia cosciente o meno, rimane un segreto ben nascosto, anche quando guarda le gare di suo figlio Mick in televisione, sulle rive del Lago di Ginevra. In silenzio sullo stato reale del più titolato pilota della storia della F1, i suoi parenti sono comunque attivi tramite i social network.

Il campione tedesco compie 50 anni

“Siamo in contatto con molti fan. La famiglia desidera parlare dell’immagine forte di Michael, e del suo 50esimo compleanno, piuttosto che di quanto accaduto il 29 dicembre”, spiega all’ AFP Sabine Kehm, direttore generale di ‘MS Office’ e storica portavoce del campione tedesco nonché punto di riferimento dopo l’incidente di Meribel.

Quel giorno, ‘Schumi’ in seguito ad una caduta sugli sci, mentre era in compagnia proprio del figlio Mick all’epoca 14enne, andò a sbattere con la testa contro una roccia mal posizionata tra due sentieri. Da allora, le informazioni sulle sue condizioni sono rare e spesso male interpretate, persino distorte. Ma la leggenda del ‘Barone Rosso’ continua a essere scritta dalla sua famiglia e dalla Scuderia Ferrari. La mostra al Museo Ferrari di Maranello, che si apre giovedì prossimo, giorno del suo compleanno, è sobriamente intitolata ‘Michael 50’.

La mostra in casa Ferrari e la nuova app

La nostra intenzione è celebrare e mostrare la nostra gratitudine per il pilota di maggior successo nella storia del Cavallino Rampante”, scrive la Ferrari sul suo pilota cinque volte iridato dal 2000 al 2004. Tutti i dettagli della sua carriera sono stati raccolti anche in una nuova app che verrà lanciata giovedì, in inglese e tedesco. Questa “App ufficiale di Michael Schumacher” è una sorta di “museo virtuale”, secondo la Keep Fighting Foundation lanciata due anni dalla famiglia.

F1, è Hamilton l’erede di Schumacher?

Nel frattempo, il pianeta della F1 continua ad andare avanti e la Mercedes, ultima scuderia di Schumacher (dal 2010 al 2012), continua a prepararsi per il 2019, dopo dieci titoli vinti consecutivamente (piloti e costruttori) dal 2014. Grazie a Nico Rosberg e soprattutto Lewis Hamilton ora cinque volte campione del mondo, come Fangio. Eguagliare Schumacher, vincitore di sette titoli, dopo aver superato Alain Prost e Ayrton Senna, tra le altre leggende della F1, è l’ultima sfida del 33enne pilota inglese, che ha appena rinnovato per altri due anni. “Farò tutto il possibile per riuscirci”, ha detto.

Per le “91 vittorie (di Schumacher, ndr), ad esempio, servirà ancora un po’ di tempo, ma sarò ancora in F1 per qualche anno e quindi spero di avvicinarmi”, ha detto ancora Hamilton dall’alto dei suoi 73 successi e 83 pole position, record assoluto. Oltre a Ferrari e Mercedes, che custodiscono il patrimonio lasciato dal grande ‘Schumi’, ora c’è Mick, che a 19 anni è Campione Europeo di F3 e che nella prossima stagione sarà in F2 anticamera di quella F1 che ha sempre sognato.

F1, una passione che si trasmette di padre in figlio

Nella categoria “figli di”, i tre esempi più recenti, Damon Hill, Jacques Villeneuve e Nico Rosberg, sono diventati tutti campioni del Mondo. Ma l’eventuale arrivo di Mick Schumacher in F1, nel 2020 o nel 2021, qualunque sia la scuderia, sarà qualcos’altro. Un gradino sopra. Una cosa che inevitabilmente farà rivivere negli appassionati di F1 la leggenda del padre Micheal.

(Lapresse/AFP)

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