I bonobo, parenti stretti dell’uomo senza violenza

49
Società matriarcale
Società matriarcale

Gli studi hanno rivelato che i bonobo sono scimmie antropomorfe da considerare tra i parenti più prossimi dell’essere umano. Il loro DNA, infatti, ha mostrato una coincidenza del 98,7% con il nostro, un dato che li ha accomunati agli scimpanzé ma dal cui comportamento si sono discostati profondamente.

A differenza degli scimpanzé, noti per essere aggressivi e organizzati in rigide gerarchie patriarcali, i bonobo hanno sviluppato un modello sociale radicalmente diverso. La loro comunità si è dimostrata basata sull’altruismo e sulla cooperazione, con un ruolo centrale affidato alle femmine.

È stata proprio la struttura matriarcale a rendere questa specie un caso di studio eccezionale. Le femmine di bonobo, infatti, hanno dimostrato di formare legami molto solidi anche con individui con cui non hanno condiviso alcun grado di parentela, creando una fitta rete di alleanze. Questa “sorellanza” ha permesso loro di mantenere il controllo del gruppo e di prevenire le aggressioni.

Una ricerca condotta dalla Duke University, in North Carolina, ha approfondito queste dinamiche, evidenziando la spiccata empatia di questi primati. I ricercatori hanno osservato come i bonobo non abbiano esitato ad aiutare esemplari esterni al proprio nucleo, e come i maschi abbiano teso a collettivizzare il cibo, mettendolo a disposizione di tutti.

La loro sensibilità si è rivelata talmente acuta da essere diventata leggendaria. Un episodio storico lo ha confermato: durante i bombardamenti su Hellabrunn, in Germania, nella Seconda Guerra Mondiale, tutti gli esemplari di bonobo ospitati nello zoo locale sono morti di spavento, mentre agli scimpanzé presenti non è accaduto nulla.

La risoluzione dei conflitti è avvenuta attraverso metodi pacifici. Abbracci, baci e contatti fisici sono stati gli strumenti principali per stemperare le tensioni all’interno di comunità che contavano solitamente una trentina di esemplari.

Anche l’attività sessuale ha assunto una funzione sociale preponderante. Utilizzata non solo a fini riproduttivi, ha agito come un potente collante sociale, un mezzo per rafforzare i legami e pacificare le dispute. Le femmine dominanti, dotate di un’intelligenza superiore, hanno gestito l’accesso al sesso, al cibo e allo status sociale.

Già negli anni Settanta, il primatologo giapponese Takayoshi Kano aveva messo in luce come le femmine di bonobo non subissero coercizione sessuale. Qualsiasi tentativo di forzare un accoppiamento da parte di un maschio è stato immediatamente ostacolato dall’intervento compatto delle altre femmine, che sono intervenute in difesa della compagna. Per ottenere favori, i maschi hanno quindi dovuto guadagnarsi la fiducia delle femmine alfa, consolidando un modello sociale basato sulla collaborazione.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome