I De Micco ‘ospitati’ dai De Martino

I Bodo aggiungono un’altra roccaforte sulla propria mappa geocriminale

NAPOLI – Sono ormai note a tanti le zone di competenza dei clan di Ponticelli. Non solo a chi frequenta gli ambienti criminali. Anche i cittadini comuni della periferia orientale sono consapevoli delle aree a forte densità malavitosa, persino gente lontana anni luce della criminalità organizzata. In un luogo basta viverci per capire come vanno le cose. A Ponticelli anche i sassi sanno che il rione Fiat è il fortino indiscusso del clan De Martino, quello composto dagli ‘XX’, così come amano definirsi gli affiliati che hanno giurato e giurano fedeltà ad Antonio De Martino, ideatore del soprannome scelto per rendere innominabile la sua famiglia. Dopo un breve momento di tensione, i De Martino sono tornati a fare coppia fissa con i De Micco che oggi sono, senza alcun dubbio, i padroni del quartiere. Per De Micco passano tutti gli affari che contano. Sono i De Micco a detenere il numero maggiore di piazze di spaccio, sono i De Micco a detenere il monopolio sul pizzo; pizzo che viene imposto a chiunque, agli stessi gestori delle basi di droga e a ogni tipologia di titolare di attività commerciali, anche alle imprese di pulizie, un business ‘copiato’ dagli ormai amici dei D’Amico del rione Conocal.
Ed è proprio attraverso l’alleanza con i fraulella che i Bodo hanno trovato nuova linfa ai danni del clan De Luca Bossa, smantellato dai recenti blitz. Ma i De Luca Bossa rappresentano, comunque, l’espressione dell’Alleanza di Secondigliano e i De Micco, guidati da un manipolo di soggetti freschi di scarcerazione, sanno che abbassare la guardia è un lusso che non ci si può permettere. Ecco perché i seguaci del super boss Marco De Micco avrebbero cambiato zona di influenza, facendosi ‘ospitare’ dai De Micco nel rione Fiat. Un modo per uscire fuori dai radar dei nemici storici dei De Luca Bossa e gruppi satellite, un modo per sparire dalla portata di eventuali incursioni armate. Il rione Fiat è quasi un fortino inviolabile. E lì i De Micco si sentono al sicuro. Anche perché a Ponticelli nulla viene dimenticato. Un episodio su tutti, l’uccisione di Bruno Solla, datata 4 aprile, con le indagini che continuano a procedere nel solco dei De Micco-De Martino. Solla era un ras di lungo corso dei De Luca Bossa. Suo nipote Eduardo Fiorentino Mammoliti, quattro settimane più tardi, verrà arrestato in via Matilde Serao, nel parco Caravita di Cercola, considerato quartiere ‘illuminati’ dai riflettori proprio dei De Luca Bossa.
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