NAPOLI – Il quartiere Ponticelli è piombato in una nuova faida. Se ne sono accorti gli investigatori: nelle palazzine popolari è calato il coprifuoco. Significa che non c’è pace, né tregua. E ora tutto può succedere. Secondo le ultime informative della questura, i De Micco vogliono la resa dei conti con i De Luca Bossa-Minichini-Casella. Accelerano per chiudere la partita con i rivali storici, prima che cambi il vento. Pochi giorni fa è stato arrestato Giuseppe Perrella, considerato dagli inquirenti vicino ai De Micco-De Martino. Era irreperibile da novembre: destinatario di una ordinanza cautelare con l’accusa di sequestro di persona in concorso, aggravato dal metodo mafioso, avvenuto a Cercola il 27 agosto 2024.
I ‘Bodo’ ora vogliono fare in fretta, perché inchieste e arresti possono spostare i delicati equilibri (al momento a loro favore). Insomma bisogna fare in fretta prima che i rivali si riorganizzino. Sarebbe la strategia dei De Micco-De Martino: fare terra bruciata, un’azione preventiva. E la tensione nel quartiere Ponticelli cresce di ora in ora. I De Micco-De Martino hanno lanciato un ultimatum ai nemici: fuori dai rioni-bunker. Avvertimento lanciato anche ai reduci dei D’Amico, accerchiati al parco Conocal. Una sfida ai ribelli dei D’Amico, che difficilmente lasceranno il Conocal, lo considerano una loro storica roccaforte. I D’Amico sono in crisi dopo decine di arresti e pentimenti eccellenti, come quello di Umberto D’Amico. Le istituzioni hanno recepito i segnali d’allarme che arrivano dalla periferia orientale ed elevato il livello di allerta: il prefetto Michele di Bari ha istituito la zona rossa a Ponticelli per arginare l’avanzata della criminalità e frenare la violenza giovanile dilagante. Il provvedimento è scattato dopo un 30enne accoltellato al torace in un parcheggio in viale Margherita in una lite per viabilità.
Dopo nemmeno 48 ore dalla decisione del prefetto al parco Conocal è stato ucciso a colpi di pistola un ragazzo di 25 anni: Antonio De Cristofaro era a piedi in via Flauto magico vicino casa, quando è stato sorpreso dai killer in moto. Gli investigatori hanno esaminato a lungo il ‘profilo’ della vittima: De Cristofaro non è vicino ai clan in guerra a Ponticelli, ha frequentato in passato personaggi degli Aprea di Barra, nemici dei De Micco-De Martino. Nel febbraio del 2023 era stato fermato a Mergellina in compagnia del figlio del boss Aprea e di altre due persone a bordo di un’auto, in cui c’era una pistola, risultata provento di furto alla polizia municipale di Frattaminore.