MILANO – Pace fatta? Diciamo solo ‘guerra’ rimandata. Volano stracci tra il governatore leghista della Lombardia Attilio Fontana e il premier Giuseppe Conte. Al termine della riunione con i ministri e i presidenti della Regione sull’emergenza Coronavirus i toni sono smorzati, le polemiche rientrate in parte. Ma prima e durante tra i governatori della Lega e il governo c’è stato parapiglia.
Fontana lascia la riunione
Durante la riunione Fontana, in collegamento streaming, aveva lasciato in polemica il faccia a faccia. Pare che tra lui e il governatore emiliano Stefano Bonaccini del Pd ci sia stato più d’uno scontro. Ma già in mattinata, prima dell’inizio dell’incontro, dalla giunta del Carroccio lombarda erano arrivate critiche furibonde nei confronti del governo.
I governatori del Nord contro Conte
Secondo il centrodestra le misure di Conte avrebbero commissariato di fatto la Sanità regionale. Da Gallera, assessore al Welfare della Lombardia, parole durissime: “Ormai sta emergendo la totale incapacità del governo di gestire qualcosa che loro dovevano prevedere”. Ma anche da Alberto Cirio è stato durissimo nel criticare l’ipotesi di palazzo Chigi di un “protocollo nazionale”. Spalleggiato anche da Matteo Salvini, il presidente del Piemonte ha così commentato: “”E’ stata un’uscita infelice e poco chiara“.
Il chiarimento
Poi il chiarimento, almeno parziale: “Abbiamo concordato di fare un’ordinanza per uniformare i comportamenti in tutte quelle regioni che non fanno parte della zona focolaio“. Secondo il premier c’è un “clima di grande collaborazione”. Al primo posto “il coordinamento che è il metodo più efficace per evitare il contagio”.