NAPOLI – L’Alleanza di Secondigliano e i Mazzarella non hanno rivali e si sono divisi la città. La relazione della Direzione Investigativa Antimafia parla chiaro ed evidenzia una “pervasiva ingerenza della criminalità organizzata” negli enti locali campani, finalizzata a “condizionarne i regolari processi decisionali per l’affidamento degli appalti pubblici”, un settore di primario interesse per la camorra. I clan, grazie alla loro “spiccata capacità di intessere articolate relazioni con taluni esponenti delle amministrazioni e delle imprese locali”, riescono ad aggiudicarsi importanti commesse pubbliche. Questo avviene sia tramite affidamenti diretti a favore di aziende collegate, sia attraverso il ricorso a subappalti.
Nel 2024 sono state condotte diverse operazioni di polizia che hanno documentato pratiche corruttive e irregolarità nelle procedure di assegnazione degli appalti da parte di alcune amministrazioni pubbliche locali, anche in assenza di un evidente coinvolgimento diretto della criminalità organizzata. Questi episodi, tuttavia, “la potenziale sovraesposizione degli enti pubblici coinvolti rispetto a fenomeni di infiltrazione mafiosa”. Un altro elemento sottolineato dalla DIA è la capacità della camorra di sfruttare la “fragilità del sistema economico campano”.