I NOMI. Truffa sull’Iva: 11 arresti tra Marano, Scampia e Dubai, catturati i figli del boss

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Giovanni e Lorenzo Nuvoletta

MARANO – Undici arresti, due dei quali eseguiti a Dubai, sono il nuovo capitolo di una maxi inchiesta che unisce camorra napoletana e mafia siciliana in un patto criminale per frodare il fisco italiano. Un’indagine che svela un sistema fraudolento complesso e ben organizzato, con ramificazioni internazionali e legami con storici clan della criminalità organizzata. E’ quanto è emerso dal prosieguo dell’operazione denominata “Moby Dick”, coordinata dalla Procura europea con sedi a Milano e Palermo e condotta con il supporto del Servizio Centrale
Operativo della Polizia, della squadra mobile di Palermo e della Guardia di Finanza di Varese. Gli arresti si sono concentrati tra gli Emirati Arabi e la provincia di Napoli, in particolare a Marano e a Scampia, quartieri storicamente roccaforti dei clan Nuvoletta e Di Lauro.

Tra i destinatari dei provvedimenti figurano figure già note alle cronache giudiziarie e criminali come Lorenzo e Giovanni Nuvoletta, figli
del defunto boss Ciro, Massimo Noviello e altri affiliati o soggetti contigui alla rete camorrista. Secondo gli inquirenti, al centro dell’inchiesta
vi sarebbe un articolato schema di frode fiscale fondato sul cosiddetto “lavaggio dell’Iva”. L’organizzazione avrebbe fatto uso sistematico di
fatture false per operazioni inesistenti legate al commercio di prodotti tecnologici, tra cui auricolari Apple, dispositivi di memoria e software
di marchi internazionali. Attraverso una rete di società fittizie, la merce veniva spostata solo sulla carta, mentre le operazioni commerciali
risultavano simulate al solo scopo di generare crediti Iva da incassare illecitamente. Il danno stimato alle casse dello Stato ammonterebbe a
decine di milioni di euro. La presenza di arresti eccellenti, come quella dei fratelli Nuvoletta e di Noviello, conferma il coinvolgimento diretto dei clan storici nella gestione della truffa. In carcere sono finiti anche Vittorio Felaco, Simone Liparulo, Cosimo e Gennaro Marullo, Angelo Miccoli, Massimiliano Noviello, Luigi Oliva e Vincenzo Perillo, mentre Salvatore Grillo è stato ristretto ai domiciliari.

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