Igor il russo: sono un omicida, non uno stupratore
n due lettere dal carcere di Saragozza il killer di Budrio rigetta le accuse relative a un reato del quale è stato accusato, specificando: “Potrei far fuori altri 50 uomini anche armati però non potrei far male a una donna, è una bugia”
BOLOGNA – Si chiama Norbert Feher, ma per mesi è stato come un fantasma e un incubo nello stesso tempo. Un incubo che aveva il nome di ‘Igor il russo’, malgrado sia di origine serba. Fu catturato in Spagna il killer di Budrio perché era ricercato in Italia per due omicidi e un tentato omicidio. Prima di essere catturato si macchiò di altri tre omicidi, due agenti della Guardia Civil e un pastore. Fu catturato nella zona di Teruel, dopo che il latitante ebbe un incidente stradale. Ma non fu riconosciuto subito. Gli investigatori capirono che si trovavano davanti al ricercato solo grazie alla verifica delle impronte digitali. Nato a Subotica, in Serbia, il 20 febbraio del 1981, in Italia è accusato di aver ucciso il barista di Budrio Davide Fabbri e la guardia volontaria Valerio Verri. Nonché del tentato omicidio dell’agente della polizia provinciale Marco Ravaglia.
L’incubo del killer di Budrio
Ora Norbert Feher è in carcere a Saragozza e da lì ha scritto due lettere al Corriere di Bologna per puntualizzare che una dei reati che gli sono stati attribuiti, sarebbe falso. Norbert ‘Igor’ ci tiene a specificare di aver commesso omicidi, ma di non aver mai stuprato una donna. “Potrei far male a uomini armati, a una donna no. E’ una bugia”. si legge nelle lettere. Poi nelle stesse pagine traccia un suo profilo. Dice di sentirsi forte e che, dietro le sbarre, per lui la vita è facile, a differenza di quanto accade ad altri detenuti ai quali Igor sente di dover prestare aiuto.
Ha accettato di essere giudicato dalle autorità italiane
Lo scorso dicembre, pochi giorni dopo la cattura, Igor accettò di essere consegnato all’Italia per essere processato per i due omicidi e il tentato omicidio. La consegna del 37enne alle autorità italiane, tuttavia, non avverrà fino a quando il sospettato non avrà risposto dei crimini che gli sono attribuiti in Spagna. Inoltre l’Italia potrebbe chiedere Feher sia consegnato dalla Spagna per un periodo limitato, in modo che sia giudicato per i reati di cui è accusato. Omicidi e tentato omicidio, ma non violenza su una donna. Igor a una donna non potrebbe “mai fare del male”.