NAPOLI – E’ tra i rifiuti più comuni del Pianeta, ne sono pieni i marciapiedi di tutte le città e almeno una volta, imprecando, ce lo saremo trovati sotto la suola delle scarpe. Avrete a questo punto capito di cosa stiamo parlando: il chewing gum, ‘italianamente’ parlando, la gomma da masticare. Un prodotto commerciale oggi tanto utilizzato dai consumatori quanto demonizzato dagli ambientalisti per il disastroso impatto che ha sull’ambiente. Basti pensare al fatto che la stragrande maggioranza delle cosiddette cicche non va assolutamente a finire dentro la pattumiera. Complice la loro natura ‘appiccicaticcia’, le gomme da masticare finiscono per diventare parte dell’asfalto delle strade, indesiderate decorazioni sulle cortecce degli alberi, per niente igienico ‘tocco d’arte’ sulle pensiline dei bus e di tutti quegli oggetti di cui si compone l’arredamento urbano. Rimuovere le cicche da tutti i supporti su cui l’incivile le ha abbandonate è un’operazione per niente semplice (oltre che costosa): per farlo, occorre utilizzare sostanze chimiche e disinfettanti, oltre a molta acqua. Un intervento che non piace per nulla all’ambiente.
Dal loro ingresso nel mondo del commercio, i chewing gum hanno provocato molti danni, e non solo al Pianeta. E’ ormai risaputo: masticare praticamente a vuoto e per un tempo continuativo arreca, dopo un po’, danni all’organismo. C’è chi, infatti, ne abusa, masticando la cicca oltre i 15-20 minuti raccomandati, breve lasso di tempo dopo il quale non solo la gomma perde di sapore, ma comincia anche a creare problemi. Il più importante dei quali allo stomaco, organo che, lavora a vuoto per ricevere, dall’azione masticatoria, il comando di prepararsi alla digestione di un boccone che però non arriva mai. La conseguenza è un’acidità gastrica costante oltre che problemi di reflusso. Per non parlare dei danni all’articolazione temporo-mandibolare a cui è esposto il consumatore più accanito di gomme da masticare, che, per il loro elevato contenuto zuccherino, alla lunga possono danneggiare anche la dentatura o supporti ad essa quali ponti e protesi, sollecitati troppo a lungo.
Insomma, la gomma da masticare non è per niente un prodotto ‘green’. Per chi però proprio sentisse impellente l’esigenza di masticare o sgranocchiare qualcosa in bocca, esistono delle alternative che non solo possono definirsi valide, ma che abbattono anche l’impatto ambientale che le cicche da sole producono. La prima di questa, la più comune, è la radice di liquirizia. Dal sapore molto intenso, questi bastoncini possono essere masticati e conservati per lunghi periodi di tempo e, oltre a sostituire il chewing gum, costituiscono un toccasana per l’organismo. Contengono infatti sostanze e principi attivi molto importanti, tra cui la glicirrizina, che in ambito farmacologico viene utilizzato come espettorante e gastroprotettore. La liquirizia è inoltre perfetta per la salute dei bronchi, per contrastare la tosse e combattere le infiammazioni dell’apparato respiratorio, oltre che adatta contro il bruciore di stomaco e una difficile digestione. Un’alternativa ancor più salutare alla cicca è della verdura tritata. Carote, sedano, cetrioli e altre verdure ‘croccanti’ che, sgranocchiate, possono costituire un ottimo sostituto della gomma, spesso straricca di dolcificanti e additivi artificiali. La gomma può essere infine sostituita dai semi di girasole, perfetti per tenere occupati denti e bocca senza inquinare.