NUOVA DELHI – Si tratta di una delle tempeste più violente mai arrivate nel Paese. Il ciclone Fani ha raggiunto questa mattina la costa orientale dell’India. Raffiche di vento fino a 205 chilometri orari e piogge intense stanno mettendo in ginocchio il Paese. In totale circa 1,2 milioni di persone sono state evacuate. Sono principalmente residenti nella parte costiera e nelle pianure dello Stato di Odisha. Gli esperti dichiarano che si tratta del più forte ciclone mai registrato dal 1999, quando una tempesta simile causò circa 10mila morti proprio in quello stesso Stato.
L’arrivo della tempesta
Il ciclone Fani è arrivato venerdì vicino a Puri, in India, verso le 8, flagellando la costa con forti raffiche di vento. Decine di milioni di persone sono potenzialmente nel percorso del ciclone, e più di un milione sono state evacuate questa settimana dalle aree costiere. Grandi sezioni dell’India costiera e del Bangladesh sono minacciate da mareggiate e forti piogge potrebbero causare la rottura dei fiumi. La tempesta in rapido movimento ha colpito la costa come l’equivalente di un uragano di categoria 5. Diverse ore dopo l’atterraggio, il ciclone è stato declassato in una tempesta ‘molto grave’ da ‘estremamente grave’. Al momento non ci sono morti nè feriti.
Milioni di persone evacuate
Questa settimana le autorità indiane hanno evacuato oltre un milione di persone da parti della costa orientale della nazione. Con televisione, altoparlanti, radio e messaggi hanno avvisato i residenti dei pericoli della tempesta. Lungo la costa i soccorsi hanno aperto oltre 850 rifugi anti-tempesta. Ciascuno può contenere circa mille persone, insieme al bestiame. Molte zone risultano allagate, con alberi sradicati e pali della luce spezzati, oltre agli ingenti danni alle abitazioni. Fani ora si sta spostando in direzione delle coste del Bangladesh. Qui le autorità hanno ordinato l’evacuazione di 19 distretti.