Tassa di soggiorno, a Roma l’incasso maggiore: 130 milioni di euro

Seguono Milano, Venezia e Firenze

Foto Fabrizio Corradetti / LaPresse

ROMA – La città con il maggior gettito derivante nel 2017 dall’imposta di soggiorno è stata Roma, con un incasso pari a 130 milioni, il 27,7% del totale. É quanto emerge dai dati diffusi dal Centro studi di Federalberghi sull’imposta in merito, realizzata con la collaborazione di Nmtc, analizzando nel dettaglio la materia, sulla base di tutte le delibere dei Comuni. L’incasso delle prime quattro (Roma, Milano, Venezia e Firenze) è superiore a 240 milioni, oltre il 58% del totale nazionale. Il peso delle grandi città si fa sentire anche sulla classifica regionale, guidata dal Lazio con quasi 135 milioni di euro. Seguono il Veneto con 63,7, la Lombardia con 59,5 e la Toscana con 57,4. In queste quattro regioni viene raccolto il 67,1% del gettito complessivo. Non appaiono in graduatoria il Friuli-Venezia-Giulia (perché in questa Regione l’imposta è stata introdotta nel 2018) e il Molise (l’imposta era stata istituita dal comune di Termoli, ma poi è stata soppressa in seguito ad una sentenza del Tar). Il Governo, sottolinea Federalberghi, non ha mai adottato il regolamento quadro che avrebbe dovuto fissare (entro il 6 giugno 2011) i principi generali per l’imposta di soggiorno. In assenza di una regola, i comuni si sono mossi in ordine sparso, generando un quadro confuso. Ad esempio, una famiglia di tre persone (padre, madre e figlio undicenne) che soggiorna in un albergo a tre stelle per due giorni, a Roma paga 24 euro per imposta di soggiorno, a Venezia 17,40 euro, a Rimini 12 euro, a Catanzaro 7,80 euro e a Bibione 6,30 euro.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome